Oggi disponiamo di validi strumenti per prevenire i cancro: non fumare, fare attività fisica e mantenere un normale peso corporeo, vaccinare i ragazzi contro il papilloma virus umano (HPV) e i virus dell’epatite (HBV), sottoporsi agli screening raccomandati sono modi di dimostrata efficacia.
- Smettere di fumare entro i 50 anni riduce del 62% la mortalità per cancro polmonare.
- Lo screening per il cancro della cervice uterina riduce la mortalità di questo tumore del 95% e la vaccinazione anti-HPV dei ragazzi di 12 anni porta a zero questa mortalità.
- La vaccinazione contro il virus dell’epatite B riduce del 90% la mortalità dovuta a tumore del fegato.
- Lo screening per il virus dell’epatite C e il relativo trattamento riducono del 50% la mortalità delle persone infettate.
Purtroppo la nostra società non investe a sufficienza nella prevenzione e continua a registrare un inaccettabile tasso di morti premature prevenibili. Il prototipo è la tolleranza verso il fumo di tabacco, che è forse la prima causa di queste morti e una pratica che è causa di sofferenza umana ed economica molto rilevante: per ogni US$ investito nel contrasto al consumo di tabacco il ritorno è di US$ 2,12.
Alla luce delle grandi opportunità che abbiamo di prevenire il cancro non dobbiamo cessare di far conoscere alla popolazione questi dati e di coinvolgere tutte le Istituzioni pubbliche e private (prime di tutte la scuola e i media) nella implementazione delle misure individuali e collettive che possono far crescere nel Paese le iniziative di tutela della salute.
Emmons KM, Colditz GA. Realizing the potential of cancer prevention. The role of implementation science. New Engl J Med 376, 986-89, 2017.