La misura della pressione arteriosa deve essere effettuata su entrambe le braccia nella stessa occasione. Una differenza superiore a 15 mmHg è fattore di aumentato rischio cardiovascolare.
BMJ 2016;353:i2626
La misura della pressione arteriosa deve essere effettuata su entrambe le braccia nella stessa occasione. Una differenza superiore a 15 mmHg è fattore di aumentato rischio cardiovascolare.
BMJ 2016;353:i2626
I cardiologi USA (American Heart Association) ci ricordano che l’abolizione del fumo, il controllo del peso corporeo, l’alimentazione salutare e il movimento fisico regolare, unitamente al controllo della pressione, della glicemia e della colesterolemia sono i parametri su cui concentrarci per prevenire accidenti cardiovascolari.
I moderni smart-phone possono essere utili per monitorare l’aderenza ai parametri voluti.
– Karmali KN e Lloyd – Jones DM. Achieving and monitoring cardiovascular health across the life span. Curr Epidemiol Rep 1, 75-81, 2014)
– Burke LE at al. Current science on consumer use of mobile health for cardiovascular disease prevention. A scientific statement from the American Heart Association. Circulation 132, 1157-1213, 2015)
Coloro che soffrono di ipertensione arteriosa (pressione arteriosa massima maggiore di 140 mm Hg) devono curarsi per tutta la vita, monitorando molto spesso la loro pressione arteriosa. Infatti le complicanze della malattia ipertensiva sono temibili: infarto del miocardio, malattia coronarica, scompenso cardiaco, ictus. Tuttavia bisogna stare attenti a che la pressione arteriosa massima non scenda sotto i 120 mm Hg, giacchè in tal caso i rischi di incidenti cardiovascolari non vengono ridotti a causa dell’ipotensione ortostatica e delle complicanze da farmaci. L’obiettivo è mantenere la pressione arteriosa massima tra 120 e 140 mm Hg, effettuando frequenti controlli.
(Rodriguez C et al. JAMA Intern Med doi:10.1001/jamainternmed.2014.2482)
Nel diabete di tipo 2 il mantenimento di una glicemia normale diminuisce il rischio di complicanze microvascolari; su quelle macrovascolari l’effetto è incerto. I farmaci che inibiscono la dipeptidil peptidasi 4 (DDP – 4), determinano una maggiore secrezione di insulina da parte del pancreas e riducono il livello di Hb glicata (Hb A 1c), ma non sembra che si riducano significativamente le complicanze cardiovascolari, a conferma del fatto che gli indicatori surrogati non rispecchiano sempre l’esito clinico. Per ora, quindi, il miglior trattamento per il diabetico di tipo 2 sembra essere quello di controllare la glicemia e la pressione arteriosa, di assumere le statine e di seguire stili di vita salutari (dieta, peso corporeo, esercizio fisico).
(Mitka M. New drugs improve glycemic control in type 2 diabetes, but improving heart health remains elusive. JAMA 310, 1435-36, 2013)
La dieta vegetariana riduce i livelli ematici di colesterolo e la pressione arteriosa, cosicché la probabilità di ricovero per incidenti cardiovascolari in Gran Bretagna è nei vegetariani del 32% inferiore a quella della restante popolazione.