Un nemico mortale: il tabacco

La Joint Commission ha imposto fin dal 1992 che fosse vietato fumare in tutta l’area dell’Ospedale, anche nei luoghi aperti. Alcuni Ospedali (ad esempio la Cleveland Clinic) si rifiutano di assumere fumatori come personale, in quanto non vi è esempio peggiore del personale sanitario che fuma. Come arrivare all’Ospedale senza fumo? Innanzi tutto i pazienti fumatori devono essere identificati al momento del ricovero e deve subito essere iniziato un trattamento di tipo psicologico e farmacologico con sostituti della nicotina.
La Joint Commission ha dato in tal modo un contributo importante per eliminare il fumo sia attivo che passivo. Anche il fumo passivo è infatti un pericoloso inquinante, che ha immediati effetti negativi sul sistema cardiovascolare (US Surgeon General Report, 2006). Eliminare il fumo dai luoghi pubblici e dai luoghi di lavoro determina una riduzione media di incidenti cardiaci del 17%. Eliminare il fumo significa migliorare lo stato di salute della popolazione, e ridurre la mortalità del 20% nell’età media.
La lotta al fumo di tabacco deve quindi continuare senza sosta con tutti i mezzi possibili: aumento delle accise, divieto di pubblicità diretta e indiretta, eliminazione dei distributori automatici, divieto di fumo in auto, nei luoghi aperti assembrati (stadi, caffè all’aperto, spiagge, ecc.), nei parchi pubblici, scuole, Ospedali, divieto di gettare a terra i mozziconi, campagne di marketing sociale, sostegno gratuito ai fumatori che decidono di smettere, imputazione di responsabilità sociale e sanitaria ai produttori di sigarette, conversione delle colture di tabacco, divieto di collaborazione tra coltivatori di tabacco e produttori di sigarette, divieto di incentivazioni pubbliche o private alla coltivazione di tabacco, controllo sugli additivi che i produttori aggiungono al tabacco. E’ sperabile che da ultimo si renda disponibile un farmaco innocuo ed efficace che consenta a chi fuma di smettere: in tal caso il fumo di tabacco potrebbe essere bandito senza alcuna esclusione.

Girolamo Sirchia

Il nostro conformismo

Per sua natura l’uomo tende al conformismo, ossia tende a fare ciò che tutti fanno e in particolare ciò che fanno i loro pari. Per questo le pubblicità ci dicono spesso che il loro prodotto è il preferito dalla maggioranza.
La pressione del gruppo di pari (a pungolo sociale) ha un grande peso per indurre i giovani a fumare, ma anche per stimolare a mangiare troppo.
Un’ottima maniera per crescere di peso è cenare con altre persone, specie se sono buone forchette.

(Thaler RH and Sunstein CR. Nudge: improving decisions about health, wealth and happiness. Yale University Press, 2008. Edizione italiana di Feltrinelli Editore, 2009)

Non è mai troppo tardi (per smettere di fumare) (Spigolature)

Il fumo di tabacco raddoppia il rischio di morte a qualunque età, anche dopo gli 80 anni. I fumatori anziani a volte si illudono di essere immuni dai rischi del fumo, ma si sbagliano.

(Gellert C, Schöttker B, Brenner H. Smoking and All-Cause Mortality in Older People: Systematic Review and Meta-analysis. Arch Intern Med 172(11), 837-44, 2012)

Le sette regole per la salute degli adulti (Spigolature)

Le sette regole per la salute degli adulti di Lester Breslow(1,2)

  1. Poco alcool
  2. Non fumare
  3. Esercizio fisico regolare
  4. 8 ore di sonno al dì
  5. Pasti regolari senza assunzione di cibi fuori pasto
  6. Peso corporeo normale
  7. Regolare consumo del breakfast

Un’indagine ha dimostrato che una persona di 60 anni che segue tutte le sette regole possiede la salute di una di 30 anni che segue solo due regole e che un uomo di 45 anni che segue almeno sei delle sette regole ha un’attesa di vita che è di 11 anni più lunga di quella di un coetaneo che segue solo tre regole o meno.

1) Belloc NB, Breslow L, Hochstim JR. Measurement of physical health in a general population survey. Am J Epidemiol 1971;93:328-36
2) Belloc NB, Breslow L. Relationship of physical health status and health practices. Prev Med 1972;1:409-21