La nicotina e la salute

La nicotina è una droga simpatico-mimetica che provoca assuefazione e provoca rilascio di catecolamine, aumenta la frequenza cardiaca, provoca costrizione delle coronarie, aumenta transitoriamente la pressione arteriosa, riduce la sensibilità all’insulina (e quindi aggrava o precipita il diabete), provoca disfunzioni endoteliali (e quindi aggrava o precipita accidenti vascolari).

In gravidanza la nicotina nuoce gravemente al feto e può essere causa di gravi alterazioni organiche soprattutto a livello del sistema nervoso.

Oltre a questi, molti altri sono gli effetti della nicotina sull’organismo, ma ben peggiori sono gli effetti della sigaretta (o del tabacco in genere), che contiene e produce con la combustione 4.000 sostanze tossiche e carcinogene (ad esempio nitrosamine specifiche del tabacco). La nicotina è un veleno che ad alte dosi porta a morte.

Nessuno degli effetti positivi vantati dai fumatori è mai stato dimostrato.

(BMJ 2014; 349:g7068)

La sigaretta elettronica: che fare?

La sigaretta elettronica è un dispositivo in cui un liquido contenente nicotina di varia potenza viene vaporizzato e inalato. Essa può rappresentare un mezzo di riduzione del danno nei fumatori e aiutarli a smettere di fumare, ma anche un pericolo per i giovanissimi che possono essere iniziati all’uso della nicotina per poi passare alla sigaretta vera e propria dopo che si sono assuefatti.

La sigaretta elettronica, inoltre, può re-legittimare l’uso del tabacco nella società, e ancora non è chiaro quanto siano dannose e in che modo, specie quelle addizionate di additivi che ne rendono più gradevole il sapore; si sa ad esempio che nel vapore sono presenti alcuni cancerogeni come la formaldeide e l’acetaldeide, ma sono state anche descritte complicanze cliniche come tosse, asma, mal di gola, palpitazioni cardiache e dolori toracici.

Le regole del mercato non sono ben definite: in alcune nazioni le sigarette elettroniche sono proibite, in USA e in Europa sono assoggettate a limiti e regole non ancora validate.

Mentre i decisori sono ancora incerti, i produttori non perdono tempo, e riappaiono molti dei vecchi metodi di promozione manifesta ed occulta che già abbiamo conosciuto per il tabacco e che vedremo forse nel prossimo futuro per la marijuana. E’ quindi necessario non abbassare la guardia e continuare con vigore la difesa della salute pubblica e dei giovani dagli interessi di gruppi organizzati.

(Gostin LO, Glasner AY. NE-cigarettes vaping and youth. JAMA 312, 595-96, 2014)

Attenzione alla sigaretta elettronica

Il marketing della sigaretta elettronica ripercorre quello della sigaretta tradizionale. Il prodotto viene presentato come “cool” (come non solo socialmente accettabile, ma socialmente superiore), con testimoni del mondo dello spettacolo e dello sport, come sicuro e innovativo, e viene propagandato anche sui social networks, come gioco elettronico, e sostenuto con cospicui finanziamenti. Anche le Multinazionali del tabacco sono entrate nel mercato delle e-sigarette con ingenti mezzi. Il gioco è sempre lo stesso: mirare ai giovani per far loro credere che la e-sigaretta è di moda tra le persone evolute e di successo, che fumare è comunque e sempre un atto che distingue ed eleva nella considerazione degli altri; la e-sigaretta viene presentata come moderna e sicura, un modo per evitare i danni del tabacco.

I produttori di e-sigarette hanno bisogno di legittimarsi, di coinvolgere Associazioni contro il tabacco e Istituzioni come l’Università al fine di evitare che i Governi limitino l’uso del prodotto. Essi si propongono addirittura come partner nella lotta contro il tabacco e come sostenitori della salute pubblica.

Tutto ciò va contrastato con fermezza, per i seguenti motivi:

1) la pressione sui non-fumatori (specie giovani) li può indurre ad iniziare il fumo. La somiglianza delle e-sigarette con le sigarette tradizionali evoca modelli che sono stati fortemente combattuti e archiviati e risveglia il desiderio del tabacco, cosicché si instaura il doppio uso;

2) l’industria del tabacco è entrata nel mondo della sigaretta elettronica e cerca di legittimarsi nuovamente agli occhi della società e dei legislatori come collaboratore per la salute pubblica, ma ovviamente non rinuncia a sostenere in tutti i modi i suoi vecchi e nuovi prodotti, che sono lesivi della salute pubblica.

Tutto ciò impone ai Governi di regolamentare l’uso della sigaretta elettronica, assimilandola non ad un prodotto farmaceutico, ma ai prodotti del tabacco, di vigilare attentamente e contrastare in modo efficace la loro diffusione, specie nei giovani, respingendo ogni offerta di collaborazione da parte dei produttori.

(de Andrade M et al. Promotion of electronic cigarettes: tobacco marketing reinvented? BMJ 2013;347:f7473)

L’uso della sigaretta elettronica nei giovanissimi

I dati del National Youth Tobacco Survey dimostrano che nell’anno 2011-2012 la percentuale di studenti che ha fumato sigarette elettroniche è cresciuto dal 3,3% al 6,8% ed è aumentato il numero di quelli che la usano abitualmente, anche associandole alle sigarette vere (figura)

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(Jama 310, 1786, 2013)