Vi è una pressante richiesta alle Nazioni Unite di includere le malattie mentali tra gli obiettivi del nuovo Piano 2013-2020 che sostituirà quello ormai terminato degli “obiettivi per il nuovo millennio”. Circa 450 milioni di persone nel mondo hanno oggi problemi di salute mentale e ben sappiamo che le persone con malattie mentali esercitano un effetto negativo sull’economia, in quanto ad esse si deve un aumento dell’assenteismo dal lavoro e dell’abbandono scolastico, della spesa sanitaria e della disoccupazione. Si può calcolare che il costo della perdita economica si aggiri in totale nel mondo intorno ai 12.000 miliardi di Euro all’anno.
Le malattie mentali sono particolarmente preoccupanti per i giovani, ma per tutti i pazienti esse determinano discriminazioni, ridotta sopravvivenza, ignoranza, povertà e sottosviluppo. I trattamenti sanitari per queste persone sono gravemente carenti anche nei Paesi evoluti: nel Regno Unito 2/3 dei soggetti affetti da depressione non vengono curati. E’ quindi urgente considerare maggiori investimenti per la salute mentale così da ottenere nel 2020 un aumento dei servizi del 20% e una riduzione dei suicidi del 10%.
(Thornicroft G e Patel V. Including mental health among the new sustainable development goals. BMJ 2014;349:g5189)
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