Continua il dibattito circa l’utilità dello screening mammografico ai fini di controllo del tumore del seno. I risultati sono infatti discordanti, e i fattori causali molteplici, inclusi la tecnologia impiegata, il tipo di casistica valutata, ecc. Recentemente è stata utilizzata una nuova tecnica radiologica di screening, detta tomosintesi, che sembra superiore alla mammografia digitale nel reperire cancri lobulari e cancri piccoli e invasivi, cioè i tumori più letali; una tecnica più sensibile e meno soggetta a falsi risultati.
La domanda è: dobbiamo abbandonare la mammografia digitale in favore della tomo sintesi? È troppo presto per rispondere a questa domanda: servono ulteriori ricerche cliniche ma certo le prospettive vanno in questa direzione.
(Pisano ED, Yaffe MJ. Should tomosynthesis replace digital mammography? JAMA 311, 2488-89, 2014)