La riduzione delle morti premature da ictus e cardiopatie ischemiche registrata negli USA dal 1970 in poi è dovuta per il 44-72% alle intervenute modificazioni dei fattori di rischio coronarico, primariamente l’uso di tabacco, la pressione arteriosa e il tasso di lipidi ematici.
Wolf SH – The big answer: redescovering prevention at a time of crisis in health care Harv. Health Policy Rev. 7, 5-20, 2006
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