Gli interessi organizzati vs la salute pubblica

Nel libro “Lethal but legal” (Oxford University Press, 2014) Nicholas Freudenberg dimostra come l’industria alimentare, degli alcolici, del tabacco, dell’automobile, delle armi e del farmaco siano la principale causa di danni alla salute pubblica. Esse mettono in campo pressioni enormi tramite grandi investimenti nel campo della pubblicità, dei mass media e della politica e riescono a frenare ogni iniziativa a loro sfavorevole, malgrado gli enormi danni che provocano alla salute dei popoli; il loro comportamento anti-sociale ha spesso la meglio. Molte di esse inoltre evadono le tasse: si stima che in Gran Bretagna l’evasione fiscale si aggiri sui 34 miliardi di sterline l’anno.

I rimedi a questa situazione non sono semplici, ma l’esperienza di alcuni Paesi Europei (e segnatamente la Germania) indica che l’inserimento obbligatorio nei Consigli di Amministrazione di rappresentanti dei dipendenti, dei consumatori o di altri organismi democratici può migliorare le cose.

(BMJ 2014;349:g7516)

La nicotina e la salute

La nicotina è una droga simpatico-mimetica che provoca assuefazione e provoca rilascio di catecolamine, aumenta la frequenza cardiaca, provoca costrizione delle coronarie, aumenta transitoriamente la pressione arteriosa, riduce la sensibilità all’insulina (e quindi aggrava o precipita il diabete), provoca disfunzioni endoteliali (e quindi aggrava o precipita accidenti vascolari).

In gravidanza la nicotina nuoce gravemente al feto e può essere causa di gravi alterazioni organiche soprattutto a livello del sistema nervoso.

Oltre a questi, molti altri sono gli effetti della nicotina sull’organismo, ma ben peggiori sono gli effetti della sigaretta (o del tabacco in genere), che contiene e produce con la combustione 4.000 sostanze tossiche e carcinogene (ad esempio nitrosamine specifiche del tabacco). La nicotina è un veleno che ad alte dosi porta a morte.

Nessuno degli effetti positivi vantati dai fumatori è mai stato dimostrato.

(BMJ 2014; 349:g7068)

La lotta al fumo di Tabacco (verso il Tobacco Endgame)

Premessa
Cardine della lotta al tabacco resta il divieto di fumare nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro, non solo perché esso protegge i non fumatori dal fumo passivo, ma perché ha mutato l’atteggiamento della popolazione nei confronti dell’uso di tabacco. Si è infatti passati da una società che considerava il fumo come un normale atto della vita di molti, imposto senza riguardo a tutti, ad una società consapevole che fumare è un comportamento di una parte della popolazione che in quanto dannoso deve rispettare i diritti dei non fumatori a non essere intossicati da sostanze nocive non presenti normalmente nell’ambiente e sprigionate da una minoranza di persone irrispettose della stragrande maggioranza della popolazione. Si è quindi capito che fumare non è atto normale della vita, è pratica sgradevole e dannosa per la salute e per l’ambiente, è irrispettosa dei diritti altrui: ognuno ha il diritto di non subire danni a causa di altri. Ecco perché l’azione più importante che io vedo è innanzi tutto la vigilanza continua e rigorosa perché la legge 3/2003 sia rispettata sempre e ovunque, cosa che oggi non accade. Una volta attuata la suddetta vigilanza, le azioni che io ritengo importanti, in ordine di tempo, sono le seguenti:

1° Passo – Decisioni del Governo Centrale

– Informazione scientifica continua (Ministero in TV) sui danni di salute e ambientali e Marketing sociale (Ministero) per il contrasto all’azione delle Multinazionali
Health in all policy (tutti gli Atti di governo devono essere volti a non nuocere alla salute pubblica)
Tobacco Endgame – inizio di un percorso non più di resistenza all’azione dei produttori di tabacco, ma di estirpa zione definitiva del fumo entro 10-20 anni con determi nazione massima (Gruppo di consulenza al Governo!)

2° Passo

  • Impegno a favore dei giovani: prevenzione dell’iniziazione nei giovanissimi
    (Scuole Medie) lavori dei ragazzi su scienze
    (salute e ambiente, agricoltura) con lotta al conformismo a modelli sociali strumentali e all’aggressiva azione dei produttori. Esempio:
    Alleanza dei Demoni (Gruppo Forest) It is your choice
    Trattato Transatlantico, appoggiato da Juncker che già aveva tentato di portare i farmaci sotto il Direttorato del Mercato, anziché della Sanità
  • Proibire la pubblicità occulta del tabacco:
    – film ove si fuma mettere warnings o fumo solo per ruoli negativi o altro
    – sport no abbigliamento Marlboro o simile
    – contrasto al lobbismo sul fumo

3° Passo

Far cessare l’inquinamento ambientale da mozziconi (rete di alleanza dei Comuni virtuosi)

4° Passo

Estendere i divieti di fumo in ambiti assembrati (gazebo fuori dai locali, stadi, cinema e teatro all’aperto), negli ambiti sportivi, sanitari e scolastici, nelle stazioni, cortili interni e colonnati, etc. ed esercitare continuo controllo.
Divieto nei parchi di ogni grado (pericoli di incendio)
Divieto di fumo in auto (causa di incidenti oltre al danno ai trasportati per fumo di terza mano cioè da tossici non volatili)

5° Passo

Aumentare progressivamente le accise sul tabacco per finanziare le iniziative di contrasto

 

L’alleanza dei “demoni”

I lobbisti inglesi del fumo (il gruppo Forest diretto da Simon Clark) hanno promosso l’alleanza dei produttori di tabacco con l’industria dell’alcool e del fast food per coinvolgerli in una campagna denominata “Mangia, Bevi, Fuma e Svappa come ti piace: è una tua libera scelta” che vuole far fronte alle iniziative promosse dai tutori della salute pubblica di cui si cominciano a sentire gli effetti.

(BMJ 2014;349:g6618)

La sigaretta elettronica: che fare?

La sigaretta elettronica è un dispositivo in cui un liquido contenente nicotina di varia potenza viene vaporizzato e inalato. Essa può rappresentare un mezzo di riduzione del danno nei fumatori e aiutarli a smettere di fumare, ma anche un pericolo per i giovanissimi che possono essere iniziati all’uso della nicotina per poi passare alla sigaretta vera e propria dopo che si sono assuefatti.

La sigaretta elettronica, inoltre, può re-legittimare l’uso del tabacco nella società, e ancora non è chiaro quanto siano dannose e in che modo, specie quelle addizionate di additivi che ne rendono più gradevole il sapore; si sa ad esempio che nel vapore sono presenti alcuni cancerogeni come la formaldeide e l’acetaldeide, ma sono state anche descritte complicanze cliniche come tosse, asma, mal di gola, palpitazioni cardiache e dolori toracici.

Le regole del mercato non sono ben definite: in alcune nazioni le sigarette elettroniche sono proibite, in USA e in Europa sono assoggettate a limiti e regole non ancora validate.

Mentre i decisori sono ancora incerti, i produttori non perdono tempo, e riappaiono molti dei vecchi metodi di promozione manifesta ed occulta che già abbiamo conosciuto per il tabacco e che vedremo forse nel prossimo futuro per la marijuana. E’ quindi necessario non abbassare la guardia e continuare con vigore la difesa della salute pubblica e dei giovani dagli interessi di gruppi organizzati.

(Gostin LO, Glasner AY. NE-cigarettes vaping and youth. JAMA 312, 595-96, 2014)