Tabacco e riviste scientifiche

L’industria del tabacco continua, come sempre ha fatto, a depistare l’opinione pubblica sui danni che il fumo di tabacco provoca. Ancora vengono finanziate “ricerche” che negano l’evidenza o la mettono in dubbio. Continua l’azione di lobby contro i provvedimenti che limitano i consumi di tabacco, l’assorbimento di piccole aziende che possano mettere sul mercato prodotti che possono ridurre le vendite. Anche le sigarette elettroniche e le nuove sigarette elettriche fanno parte del mercato delle Multinazionali del fumo. Molte tra le più qualificate riviste scientifiche hanno deciso di non pubblicare più ricerche finanziate dai produttori di sigarette per far sì che i giornali scientifici non siano più usati al servizio di questi mercanti di prodotti nocivi per la salute.

(Godlee F et al. Journal policy on research funded by the tobacco industry. BMJ 2013;347:f5193).

Gli articoli scientifici

Le riviste scientifiche che sottopongono a valutazione gli articoli inviati per la pubblicazione sono circa 28.000, e gli articoli scientifici pubblicati ogni anno sono circa 1,8 milioni.

(Frank M. Open but not free. Publishing in the 21st century. New Engl J Med 368, 787-89, 2013)