La buona medicina dipende dai buoni medici e il medico è buono se ama il suo lavoro, ha una forte base etica, è ben preparato e aggiornato, è autonomo nella decisione. Oggi questi valori si stanno spegnendo; i medici sono schiacciati dalla burocrazia, da norme sempre più vincolanti che li marginalizzano, da controlli e regole imposti dall’alto e spesso inadatti. Tutto ciò è sbagliato: dobbiamo ritornare all’origine, sbarazzarci di tutte le ridondanti sovrastrutture politiche e amministrative. Il Servizio Sanitario Nazionale in Italia come in Gran Bretagna diventa sempre meno equo e accessibile, la qualità della medicina e dei rapporti umani sempre meno evidenti, i servizi sanitari sempre più impersonali e insoddisfacenti.
– McCartney M. Fighting for the NHS’s moral life. BMJ 2016;353:i2822.
– Whitaker P. GPS are much more than gatekeepers. BMJ 2016;353:i2751.
Buonasera,
da studente del primo anno di Medicina ovviamente non ho una visione per niente globale. Però devo dire che i miei compagni di corso, ma anche di gente del quinto e sesto anno per quel che ho conosciuto, sono tutti molto motivati e alla maggioranza interessa molto il contatto umano con i futuri pazienti. Inoltre in molti partecipiamo a seminari e conferenze e non lo facciamo solo per avere qualche credito formativo aggiuntivo. In molti prendono anche appunti a tali eventi.
Quindi la base (noi studenti) di valori e di voglia di impegnarsi ne abbiamo. Il momento della decaduta dei valori quando avviene? Alla specializzazione? Ai primi fallimenti? Quando si comincia a lavorare? Chissà… spero vivamente che non avvenga mai né a me né ai miei compagni.