Malgrado la progressiva diminuzione della prevalenza dei fumatori nel mondo occidentale (che si è dimezzata negli ultimi 50 anni), oggi la situazione è in stallo. Dati gli ingenti danni provocati dall’uso del tabacco (negli USA ogni anno $132 miliardi in costi sanitari e $157 miliardi in giornate di lavoro perdute, più i costi di danni ambientali, assicurazioni, ecc. che si aggiungono alla morte di 480.000 persone/anno) è necessario adottare una nuova strategia che porti a cessare la produzione e la vendita dei prodotti del tabacco: la cosiddetta Tobacco Endgame (fine della storia del tabacco). Tale strategia ha bisogno di tempo (10 anni almeno) e mira a rendere l’uso del tabacco sempre meno accettabile socialmente: cioè a stigmatizzare socialmente coloro che fumano, rendendo l’uso del tabacco sempre meno normale (de-normalizzazione del tabacco).
Gli USA hanno già iniziato questo percorso: l’Affordable Care Act consente di applicare una sopratassa sull’assicurazione sanitaria per i fumatori, e molti datori di lavoro si rifiutano di assumere i fumatori. Anche la drastica diminuzione dei punti vendita di tabacchi (inclusi le farmacie e i supermercati) è funzionale allo scopo, così come tutti i provvedimenti atti a far cessare la pubblicità anche occulta all’uso del tabacco e l’uso del tabacco in diversi luoghi anche all’aperto (campus scolastici e sanitari, parchi, luoghi assembrati, auto anche private, ecc.). Anche l’uso della sigaretta elettronica viene oggi assimilato a quello della vera sigaretta, e in quanto tale si applica alla prima la normativa in uso per la seconda. Se l’obiettivo verrà raggiunto si potranno liberare ingenti risorse aggiuntive per la sanità e quindi per migliorare i servizi resi alla popolazione.
– US Department of Health and Human Services. The health consequences of smoking: 50 years of progress. A report of the Surgeon General, 2014
– Brennan AT and Schroeder SA. Ending sales of tobacco products in pharmacies. JAMA 311, 1105-06, 2014.
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