Il fumo che deriva dalla combustione del tabacco è tossico. L’uso di sostituti della nicotina, compresa la sigaretta elettronica, è meno dannoso, anche se non del tutto innocuo. Il pericolo, però, è che il fumatore li usi entrambi (uso duale). Il medico deve spingere il fumatore a smettere, inviandolo ai Centri Antifumo. Se il paziente non vuole smettere, il medico deve insistere perchè usi la sigaretta elettronica o altri sostituti e se possibile monitorizzi il paziente nel tempo. Ricordiamoci sempre che un fumatore su 100 all’anno muore a causa del tabacco e che i giovani sotto i 21 anni sono quelli a più alto rischio di assuefazione e di danno.
Uno Stato avveduto deve prendersi cura della salute pubblica, e nel caso del tabacco deve contrastarne l’uso con tutti i possibili mezzi; aumento delle accise, restrizione dei punti vendita, divieto di vendita ai minori di 21 anni con pesanti sanzioni ai venditori che violano questo divieto, divieto di pubblicità diretta o indiretta (vedi film e fiction televisive!), campagne continue, facilitazioni per chi vuole smettere di fumare, stretta vigilanza sui divieti di fumare nei locali pubblici e luoghi di lavoro, nelle stazioni ferroviarie, campus scolastici e ospedalieri, sanzioni per coloro che disperdono i mozziconi nell’ambiente, divieto di fumo anche all’aperto nei luoghi assembrati, nei parchi e sulle spiagge, divieto di fumo nelle auto anche private.
La speranza è che nel giro di 10 anni si possa estirpare definitivamente il tabacco ed il suo uso, che è la prima e più importante causa di malattia e di morte della nostra epoca.
(Fiore MC et al. Smoke, the chief killer. Strategies for targeting combustible tobacco use. New Engl J Med 370, 297-99, 2014)
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