La medicina parsimoniosa

Trasformare la medicina attuale in “Medicina Parsimoniosa” significa prestare solo le cure utili, eliminando quel 20% di pratiche mediche inutili che continuano ad essere effettuate e che fanno lievitare la spesa sanitaria senza alcun vantaggio per i pazienti. Evitare procedure e terapie inutili è un attributo della professionalità medica (Tilburt JC, Cassel CK. Why the ethics of parsimonious medicine is not the ethics of rationing. JAMA 309, 773-74, 2013) anche perchè bisogna ricordare che ciò che è superfluo per alcune categorie di pazienti può non esserlo per altre categorie, e quindi è alla fine la capacità clinica e il buonsenso del medico che entrano in gioco. Non basta fare riferimento a elenchi di prestazioni (quali ad esempio la eTable disponibile sul sito http://www.Jama.com), anche se questi elenchi sono utili per orientare il medico (Elshaug AG et al. The value of low-value lists. JAMA 309, 775-76, 2013).

Come controllare la spesa sanitaria

Nella sezione “Pensiero politico” ho appena pubblicato un documento su “Come controllare la spesa sanitaria“.

Aspetto il vostro parere.

La crisi dei servizi sanitari

La medicina oggi è divenuta molto complessa e le raccomandazioni o linee-guida di diagnosi e cura vengono applicate dai medici a solo metà dei pazienti. La qualità e la sicurezza delle cure sono ancora lontane: un terzo dei pazienti ricoverati in ospedale è soggetto ancora ad errori prevenibili.
Di converso la spesa per la sanità continua a crescere e prosciuga i bilanci di stati e famiglie. Ancor più preoccupante il 30% della spesa sanitaria viene dedicato a cure che contribuiscono poco o nulla a migliorare la salute e la qualità di vita dei cittadini, a costi amministrativi e a frodi.
Il rimedio è di perseguire il continuo miglioramento della qualità, imparando dalle esperienze positive degli altri, imparando a lavorare in squadra, ascoltando i bisogni dei pazienti.
L’Institute of Medicine raccomanda:

  1. adottare le nuove tecnologie informatiche, incluso il portale per raccogliere le osservazioni e i suggerimenti dei pazienti;
  2. aumentare la trasparenza sugli esiti e sui costi;
  3. misurare le performance e confrontarle con quelle di altri per migliorare le proprie. Per questo è necessario potenziare il lavoro di squadra, l’autonomia del personale, un’aperta e franca comunicazione;
  4. raccogliere i dati generati dalla routine in modo digitale e sistematicamente, imparare a gestirli e ad analizzarli per migliorare continuamente e generare conoscenza;
  5. far partecipare i pazienti e le loro associazioni alla gestione della sanità dando valore ai PROMS e offrendo loro educazione sanitaria e conoscenza delle linee-guida e dei sistemi decisionali;
  6. aggiornarsi continuamente sia nelle pratiche mediche che in quelle di management.

(Smith M.A. et al. What’s needed is a health care system that learns. Recommendations from an IOM report. Jama 308, 1637-38, 2012)

Riparliamo di sanità

Qualche giorno fa ho pubblicato nella sezione pubblicazioni di politica sanitaria di questo blog altri due addenda al mio libro Spunti per una sanità migliore.

Attendo i vostri commenti

L’auto-organizzazione in sanità (Spigolature)

Il Servizio Sanitario per migliorare deve abbandonare l’impianto regolatorio tradizionale e muovere verso un sistema che favorisca l’auto-organizzazione creativa, che è l’elemento vincente nelle organizzazioni complesse. Ciò significa rimuovere le separazioni strutturali tra i vari professionisti della sanità, allineare i loro obiettivi, lasciarli liberi di sperimentare e limitarsi a semplici regole per aiutare a limitare la spesa.

(Lipsitz LA. Understanding health care as a complex system
JAMA 308, 243-44, 2012)