Per porre un freno alla crescita della spesa sanitaria il Center for American Progress ha formato un Gruppo di esperti, che hanno avanzato le seguenti proposte:
- gli Stati vengono premiati se pubblicizzano le misure di qualità, accesso e costo dei servizi e dimostrano una buona performance;
- il pagamento di medici e ospedali deve essere a caso trattato e omnicomprensivo, includendo anche la riabilitazione e le cure post-dimissione (fino a 3 mesi);
- i prezzi di molti prodotti e strumenti sono eccessivi ed è necessario aumentare la competizione tra i fornitori;
- le misure della qualità e dei costi devono essere fatte in modo standard, pubblicizzate e ben illustrate ai pazienti;
- appena stabiliti i sistemi di reporting della qualità, gli Stati (Regioni) devono utilizzare l’accreditamento (strategic purchasing) per ammettere al finanziamento solo gli erogatori di servizi migliori (e in numero ottimale);
- i costi amministrativi sono troppo elevati (in USA rappresentano il 14% della spesa sanitaria) vanno ridotti ridisegnando il sistema e usando le tecnologie informatiche;
- dato che i costi degli stessi servizi variano moltissimo tra le realtà sanitarie anche della stessa area geografica: bisogna rendere pubblici questi costi e applicare misure correttive adeguate, confrontando anche la qualità e i volumi delle prestazioni;
- bisogna ridurre i costi della medicina difensiva. A questo scopo bisogna convincere la società e i giudici che i medici che si attengono a linee guida ufficiali non devono essere ritenuti responsabili di malpratica.
Conclusioni
Le opzioni che lo Stato ha a disposizione per controllare la spesa sanitaria sono i tagli lineari di spesa o il trasferimento di quest’ultima ai pazienti. Il Gruppo di esperti ritiene che le proposte più sopra avanzate costituiscono un terzo e più utile modo per raggiungere l’obiettivo.
(Emanuel E. et al. A systematic approach to containing health care spending. NEJM 367, 349-54, 2012)
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