La Sinistra di Governo

Ovunque la Sinistra di governo nuoce alla Nazione per i seguenti motivi:

  1. la proprietà privata è di fatto un diritto relativo, cioé esercitato nei limiti stabiliti dalla legge (art. 42 Costituzione e art. 832 Codice Civile). L’interesse collettivo è giusto che in alcuni casi prevalga sull’interesse individuale (ad esempio l’esproprio che lo Stato può operare per costruire un’autostrada), ma la Magistratura ha individuato anche “lo stato di necessità” come diritto di un soggetto privato di occupare una proprietà di un altro soggetto, e ciò si presta ad abusi intollerabili (gli zingari che occupano abusivamente case assegnate regolarmente ad altri soggetti);
  2. molte leggi sono ispirate al collettivismo, cioè al rifiuto di gerarchie e poteri di comando in favore di decisioni collettive di stampo comunista. Non comanda nessuno e decide di solito l’iniziativa dei peggiori (aiuti sociali, immigrati);
  3. ideologie contrarie all’interesse nazionale (nessun vero contrasto all’immigrazione clandestina con rischio di distruggere la società italiana, esasperata caccia al fascista con ridicole leggi di contrasto, ecc.);
  4. i governi di Sinistra non tendono ad investire sull’impresa privata (che è la maggior sorgente di produttività e posti di lavoro), ma sulle opere pubbliche. L’assistenzialismo diviene quindi marcato, e con esso la spesa pubblica improduttiva che divora la produttività del Paese. Basti pensare alle 8.000 imprese controllate o partecipate di Regioni e Comuni per capire quale è lo spreco della finanza pubblica. Tuttavia ciò serve alla politica per ottenere il consenso;
  5. il governo di Sinistra tende alla concertazione con il sindacato più intransigente. L’eccessivo potere del sindacato, unito alla scarsa certezza del diritto e alle imposte eccessive, hanno l’effetto finale di scoraggiare gli investitori privati e di bloccare la crescita economica;
  6. La “Legge e Ordine”, ossia le regole di Destra che impediscono ad una democrazia di degenerare in anarchia non sono gradite alla Sinistra, che è incline a concedere e tollerare reati cosiddetti minori se perpetrati da soggetti ideologicamente vicini (scioperi continui, manifestazioni di piazza, incursioni di antagonisti, reati di immigrati clandestini, ecc.), in ciò molto appoggiata da una Magistratura Democratica imperante che è molto comprensiva con chi delinque e molto severa con cittadini onesti.

Queste ed altre storture sono alla base dell’evidenza che i governi di Sinistra causano sempre il dissesto finanziario delle nazioni governate, con il pericolo di aprire la strada a reazioni di tipo autoritario per porre fine al disastro che nuoce a tutti.

Concludo affermando quindi che non condivido la posizione di coloro che ritengono che Destra e Sinistra siano realtà obsolete e non più valide oggi. Penso che gli orientamenti perniciosi più sopra enunciati e altri ancora siano propri della Sinistra e siano opposti ai valori della Destra storica (i Conservatori), che ritengo sia la migliore forma di governo e che in Italia non è mai esistita dopo il governo di Cavour.

Leggi ‘no smoking’ funzionano, crollo infarti e meno ricoveri

Le leggi antifumo fanno sentire i loro effetti benefici sulla salute dei cittadini: meno ricoveri e calo dei casi di infarto e ictus. E’ quanto emerge da alcuni studi scientifici che hanno monitorato gli effetti delle leggi che hanno spento le sigarette nei locali aperti al pubblico e nei posti di lavoro, come la legge Sirchia in Italia, che festeggia i 10 anni dalla sua approvazione in Parlamento. Il provvedimento fu infatti approvato il 16 gennaio 2003, anche se poi ci sono voluti altri due anni prima della sua definitiva entrata in vigore nel 2005.

Un recente studio condotto dai ricercatori della University of California, San Francisco (Usa), e pubblicato su Circulation, ha portato alla luce dati molto interessanti. Grazie alle leggi anti-bionde, si è registrato un calo delle ospedalizzazioni del 15% per infarto, 16% per ictus e 24% per malattie respiratorie, tra cui asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva. I ricercatori hanno incrociato i dati di 45 studi pubblicati sull’argomento realizzati in città di diversi Paesi tra cui Usa, Nuova Zelanda e Germania, coperte da 33 diverse provvedimenti ‘no smoking’.

Riguarda più da vicino l’Italia uno studio del 2008, condotto dalla Asl Roma E, che ha monitorato gli effetti della legge Sirchia sulla salute dei cittadini. Secondo la ricerca, il giro di vite arrivato nel 2005 con l’amata e odiata legge ha ridotto significativamente la percentuale di infarti nella Penisola. Bandire le ‘bionde’ da ristoranti, caffetterie, discoteche, negozi, bar e da tutti gli altri luoghi aperti al pubblico – come deciso dalla normativa, all’inizio temuta dai fumatori più accaniti – ha diminuito gli infarti dell’11% nella fascia d’età tra i 35 e i 64 anni.

Roma, 14 gennaio 2013 – Adnkronos Salute