La lotta al fumo di Tabacco (verso il Tobacco Endgame)

Premessa
Cardine della lotta al tabacco resta il divieto di fumare nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro, non solo perché esso protegge i non fumatori dal fumo passivo, ma perché ha mutato l’atteggiamento della popolazione nei confronti dell’uso di tabacco. Si è infatti passati da una società che considerava il fumo come un normale atto della vita di molti, imposto senza riguardo a tutti, ad una società consapevole che fumare è un comportamento di una parte della popolazione che in quanto dannoso deve rispettare i diritti dei non fumatori a non essere intossicati da sostanze nocive non presenti normalmente nell’ambiente e sprigionate da una minoranza di persone irrispettose della stragrande maggioranza della popolazione. Si è quindi capito che fumare non è atto normale della vita, è pratica sgradevole e dannosa per la salute e per l’ambiente, è irrispettosa dei diritti altrui: ognuno ha il diritto di non subire danni a causa di altri. Ecco perché l’azione più importante che io vedo è innanzi tutto la vigilanza continua e rigorosa perché la legge 3/2003 sia rispettata sempre e ovunque, cosa che oggi non accade. Una volta attuata la suddetta vigilanza, le azioni che io ritengo importanti, in ordine di tempo, sono le seguenti:

1° Passo – Decisioni del Governo Centrale

– Informazione scientifica continua (Ministero in TV) sui danni di salute e ambientali e Marketing sociale (Ministero) per il contrasto all’azione delle Multinazionali
Health in all policy (tutti gli Atti di governo devono essere volti a non nuocere alla salute pubblica)
Tobacco Endgame – inizio di un percorso non più di resistenza all’azione dei produttori di tabacco, ma di estirpa zione definitiva del fumo entro 10-20 anni con determi nazione massima (Gruppo di consulenza al Governo!)

2° Passo

  • Impegno a favore dei giovani: prevenzione dell’iniziazione nei giovanissimi
    (Scuole Medie) lavori dei ragazzi su scienze
    (salute e ambiente, agricoltura) con lotta al conformismo a modelli sociali strumentali e all’aggressiva azione dei produttori. Esempio:
    Alleanza dei Demoni (Gruppo Forest) It is your choice
    Trattato Transatlantico, appoggiato da Juncker che già aveva tentato di portare i farmaci sotto il Direttorato del Mercato, anziché della Sanità
  • Proibire la pubblicità occulta del tabacco:
    – film ove si fuma mettere warnings o fumo solo per ruoli negativi o altro
    – sport no abbigliamento Marlboro o simile
    – contrasto al lobbismo sul fumo

3° Passo

Far cessare l’inquinamento ambientale da mozziconi (rete di alleanza dei Comuni virtuosi)

4° Passo

Estendere i divieti di fumo in ambiti assembrati (gazebo fuori dai locali, stadi, cinema e teatro all’aperto), negli ambiti sportivi, sanitari e scolastici, nelle stazioni, cortili interni e colonnati, etc. ed esercitare continuo controllo.
Divieto nei parchi di ogni grado (pericoli di incendio)
Divieto di fumo in auto (causa di incidenti oltre al danno ai trasportati per fumo di terza mano cioè da tossici non volatili)

5° Passo

Aumentare progressivamente le accise sul tabacco per finanziare le iniziative di contrasto

 

L’alleanza dei “demoni”

I lobbisti inglesi del fumo (il gruppo Forest diretto da Simon Clark) hanno promosso l’alleanza dei produttori di tabacco con l’industria dell’alcool e del fast food per coinvolgerli in una campagna denominata “Mangia, Bevi, Fuma e Svappa come ti piace: è una tua libera scelta” che vuole far fronte alle iniziative promosse dai tutori della salute pubblica di cui si cominciano a sentire gli effetti.

(BMJ 2014;349:g6618)

No ai mozziconi

(una nuova norma di civiltà)

Molti fumatori italiani usano gettare a terra i mozziconi di sigaretta. Ogni giorno in Italia vengono prodotti circa 140 milioni di mozziconi, pari ad almeno 50 miliardi l’anno, e gran parte di questi finiscono nelle fogne, nelle falde acquifere, nei fiumi e nei mari ove costituiscono oggi il maggior inquinante.

I mozziconi rilasciano i veleni contenuti nel residuo fumato ossia buona parte delle 4000 sostanze prodotte, di cui almeno 40 mutagene e/o cancerogene, inoltre rilasciano le fibre di acetato di cellulosa dei filtri, che col tempo si frantumano in particelle di pochi micron. Queste vengono ingerite dai piccoli animali marini che le scambiano per plancton e finiscono nella catena alimentare con danni alla salute di animali e uomini. Alcuni pesci e uccelli inoltre ingeriscono i mozziconi interi traendone gravi danni fisici.

Noi vorremmo che dalla Calabria partisse l’esempio di un’alleanza dei Comuni contro i mozziconi. In Italia alcuni Comuni hanno già aperto la strada, ma molti altri ancora non hanno preso iniziative. I mozziconi possono essere raccolti in appositi contenitori tascabili e conferiti in rifiuti indifferenziati o meglio utilizzati per produrre energia o prodotti per edilizia. Su questo tema vorremmo si mobilitassero tutti gli Italiani. Il 10 gennaio 2015 la legge per la tutela dei non fumatori compie 10 anni dalla sua prima applicazione. Vorremmo che quella data fatidica che ha reso l’Italia apprezzata nel mondo venisse festeggiata con questa nuova iniziativa e poi con molte altre ancora nel futuro, così da dare continuità ad un’azione di civiltà: il contrasto al tabacco, che tanti danni continua a provocare agli umani e all’ambiente che ci circonda. I danni alla salute sono più noti, ma altrettanto devastanti sono i danni all’ambiente (sfruttamento intenso dei terreni, disboscamenti, uso di pesticidi assai tossici, danno agli animali) e alle finanze pubbliche.

Questa iniziativa è scaturita da un Progetto elaborato dalla Consulta Nazionale sul Tabagismo, portato all’attenzione del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie e che sperabilmente verrà condiviso da altri Enti e Istituzioni nel prossimo futuro.

Dossier informativo

La sigaretta elettronica: che fare?

La sigaretta elettronica è un dispositivo in cui un liquido contenente nicotina di varia potenza viene vaporizzato e inalato. Essa può rappresentare un mezzo di riduzione del danno nei fumatori e aiutarli a smettere di fumare, ma anche un pericolo per i giovanissimi che possono essere iniziati all’uso della nicotina per poi passare alla sigaretta vera e propria dopo che si sono assuefatti.

La sigaretta elettronica, inoltre, può re-legittimare l’uso del tabacco nella società, e ancora non è chiaro quanto siano dannose e in che modo, specie quelle addizionate di additivi che ne rendono più gradevole il sapore; si sa ad esempio che nel vapore sono presenti alcuni cancerogeni come la formaldeide e l’acetaldeide, ma sono state anche descritte complicanze cliniche come tosse, asma, mal di gola, palpitazioni cardiache e dolori toracici.

Le regole del mercato non sono ben definite: in alcune nazioni le sigarette elettroniche sono proibite, in USA e in Europa sono assoggettate a limiti e regole non ancora validate.

Mentre i decisori sono ancora incerti, i produttori non perdono tempo, e riappaiono molti dei vecchi metodi di promozione manifesta ed occulta che già abbiamo conosciuto per il tabacco e che vedremo forse nel prossimo futuro per la marijuana. E’ quindi necessario non abbassare la guardia e continuare con vigore la difesa della salute pubblica e dei giovani dagli interessi di gruppi organizzati.

(Gostin LO, Glasner AY. NE-cigarettes vaping and youth. JAMA 312, 595-96, 2014)