Migliaia di Ospedali USA hanno aderito ad un’iniziativa dei Centers for Medicare and Medicaid Services di ridurre le complicazioni prevenibili (eventi avversi da farmaci, infezioni urinarie da catetere, sepsi da catetere centrale, infezioni chirurgiche, traumi da caduta, ulcere da decubito, tromboembolie venose, polmoniti da ventilatori meccanici, complicanze ostetriche, riammissioni ospedaliere).
I pazienti ricoverati spesso subiscono molteplici danni. Per ridurre i danni è necessario usare specifiche checklist anche più volte al giorno. Il compito non è facile, ma i medici possono avvalersi dell’esperienza degli ingegneri che gestiscono complessità dinamiche, specie nelle terapie intensive, come suggerito dall’Institute of Medicine. Anche i generalisti, tuttavia, sono interessati al problema, specie per quanto riguarda le terapie con molteplici farmaci dei pazienti cronici.
(Provonost PJ, Bo-Linn GW. Preventing patient harms through systems of care. JAMA 308, 769-70, 2012)