La lotta al tabacco: ruolo dei sanitari (Spigolature)

Raccomandazioni al personale sanitario del Royal Australian College of General Practitioners, 2011 (revisionato nel 2012)

  1. In ogni ambito sanitario è necessario mettere in atto un sistema per identificare i fumatori.
  2. A tutti i fumatori bisogna consigliare di smettere.
  3. Bisogna valutare se il paziente vuole smettere.
  4. Se il paziente vuole tentare di smettere bisogna offrirgli innanzi tutto un sostegno psicologico programmato nel tempo ed eventualmente una terapia farmacologia. L’uso di sostituti della nicotina è da preferirsi ad altri farmaci, nelle quantità e forme più indicate. Esso è indicato anche nelle gravide che non riescono a smettere, meglio se in modo intermittente.
  5. Altri farmaci sono la vareniclina e il bupropione a lento rilascio, che non sono privi di effetti collaterali e quindi vanno valutati caso per caso e sempre associati a sostegno psicologico. Questi farmaci non sono indicati nei giovani sotto i 18 anni.
  6. L’agopuntura e l’ipnoterapia non hanno efficacia e non possono essere consigliate. Le sigarette elettroniche non sono ancora state valutate a sufficienza e quindi non sappiamo se siano efficaci e sicure.
  7. Esistono ottimi servizi pubblici per disassuefare dal fumo i fumatori più incalliti.

Non è mai troppo tardi (per smettere di fumare) (Spigolature)

Il fumo di tabacco raddoppia il rischio di morte a qualunque età, anche dopo gli 80 anni. I fumatori anziani a volte si illudono di essere immuni dai rischi del fumo, ma si sbagliano.

(Gellert C, Schöttker B, Brenner H. Smoking and All-Cause Mortality in Older People: Systematic Review and Meta-analysis. Arch Intern Med 172(11), 837-44, 2012)

Il tabacco: una sventura per l’umanità (Spigolature)

La strategia dei produttori di sigarette consiste oggi nell’indurre i giovani a iniziare il fumo, nell’incrementare il fumo in chi già fuma e nel diminuire le motivazioni dei fumatori a smettere.
Tutto ciò contribuisce a rendere l’uso di tabacco la prima causa di morte evitabile nel mondo, con una stima di 1 miliardo di morti in questo secolo.

US Dept of Health and Human Services 2012 www.surgeongeneral.gov/library/reports/preventing-youth-tobacco-use/index.html

WHO Report on the global tobacco epidemic 2008 www.who.int/tobacco/mpower/2008/en/index.html

Esposizione al fumo di tabacco (Spigolature)

L’esposizione al fumo di tabacco è di gran lunga la più conosciuta e più frequente causa di tumori, stimandosi che esso è causa del 40% di tutte le morti di tumore.

(De Vita VT, Rosenberg SA – 200 years of cancer research. NEJM 366, 2207-14, 2012)

Il fumo di tabacco

L’assuefazione al tabacco è una affezione cronica recidivante; il trattamento è pertanto quello del chronic disease management, che si basa anche sul counselling telefonico ripetuto ad intervalli ravvicinati1,2.

Malgrado si conoscano da alcuni decenni i danni provocati dal tabacco, la percentuale di fumatori diminuisce molto lentamente. Stante l’elevato valore attribuito alla salute delle popolazioni occidentali, questo fenomeno stupisce non poco. Ancora di più stupiscono però le cause che lo determinano. Esse consistono principalmente nell’abilità dei produttori di sigarette di bloccare gran parte delle iniziative che possano ostacolare le vendite di tabacco sia per via normativa che in ambito legale (rivalse dei danneggiati dal fumo), ma anche di attuare abili strategie di marketing capaci di creare modelli sociali gioiosi per i giovani e di occultare gli effetti nocivi del fumo. Tra le varie azioni attuate dalle Aziende produttrici di sigarette, alcune sono elencate di seguito3:

  • negare il potere del fumo di arrecare danni e assuefazione
  • finanziare “ricerche” atte a creare controversie sui danni alla salute del fumo
  • Žrealizzare sigarette che apportano nicotina in modo da assuefare più facilmente i nuovi fumatori e rendere più difficile la cessazione
  • rassicurare falsamente i fumatori circa i rischi del fumo (vedi la produzione di sigarette con filtro o di tipo leggero)
  • promuovere il fumo negli adolescenti

A questo va aggiunto un grande impegno di uomini e mezzi per “rapportarsi” a giornalisti, politici, scienziati e acquisirne la benevolenza.

Proctor propone di abolire il fumo, vietando la produzione delle sigarette. Ciò forse potrà essere realizzato in futuro allorché diventi disponibile un farmaco capace di eliminare l’assuefazione in modo semplice ed efficace. Per il momento sarebbe sufficiente che:

a)  vengano proibiti gli additivi (usati per mascherare la sgradevolezza dei prodotti della combustione del tabacco) e dannosi alla salute4

b)  il tasso di nicotina nel tabacco sia drasticamente ridotto così da ridurre l’assuefazione

c)  la sgradevolezza del fumo venga aumentata aumentando l’alcalinità del fumo di tabacco.

Bibliografia

1.   Fiore MC, Bailey WC et al – Treating tobacco use and dependence: clinical practice guideline. US Dept of Health and Human Services, Public Health Service, Rockville MD, USA, 2000

2.   Joseph AM et al. Arch Int. Med. 171, 1894-1900, 2011

3.   Proctor RN – Golden Holocaust: Origins of the Cigarette Catastrophe and the Case for Abolition. University of California Press, 2012)

4.   Wertz MS, Kyriss T, Paranjape S, Glantz SA – The Toxic Effects of Cigarette Additives. Philip Morris’ Project Mix Reconsidered: An Analysis of Documents Released through Litigation. PLoS Medicine, 8, 12, e1001145, 2011)