Proposta: concentriamoci sulle Case della Salute

La Casa della Salute (vedi anche Bodenheimer T et al1, Bodenheimer T et al2, American Academy of Family Physicians3 e i precedenti scritti sul blog http://www.girolamosirchia.org, categoria sanità, voce Casa della Salute) è uno strumento innovativo dei servizi sanitari che negli Stati Uniti viene promosso dal Governo e dalle Associazioni dei Medici Generalisti. Esso si muove con un approccio olistico, centrato sul paziente e sul lavoro di squadra dei medici e del restante personale sanitario per migliorare l’accesso alle cure, al coordinamento, alla comprensività, alla qualità e alla sicurezza; esso prende in carico i pazienti e li segue per tutta la vita in ogni momento delle loro necessità assistenziali e sanitarie, cominciando dalla promozione della salute, prevenzione, diagnosi precoce fino alla riabilitazione e all’assistenza sociale e sanitaria. Anche in Italia si guarda con interesse a questo nuovo strumento, ma ancora mancano esperienze sufficienti a disegnare il modello ottimale e ad inserirlo nel nostro Servizio Sanitario Nazionale. Auspico che il Ministero della Salute e le Regioni si accingano a questo compito e disegnino una Casa della Salute che, unitamente ad altri presidi come il walk-in centre aperto a Milano (vedi altri scritti sul blog http://www.girolamosirchia,org, categoria sanità, voce walk-in centre), possa determinare sia un sensibile miglioramento della sanità che un migliore utilizzo delle risorse.

1. Bodenheimer T, Wagner EH, Grumbach K. Improving primary care for patients with chronic illness: the chronic care model. JAMA 2002;288:1775-1779.
2. Bodenheimer T, Wagner EH, Grumbach K. Improving primary care for patients with chronic illness: the chronic care model, part 2. JAMA 2002;288(15):1909-1914.
3. American Academy of Family Physicians, American Academy of Pediatrics, American College of Physicians, American Osteopathic Association. Joint principles of the patient-centered medical home. Patient-Centered Primary Care Collaborative.
http://www.aafp.org/dam/AAFP/documents/practice_management/pcmh/initiatives/PCMHJoint.pdf. Published February 2007. Accessed July 23, 2014.

Una specie in estinzione: il medico curante

Il più grande problema oggi è forse quello del medico (e del pediatra) curante come era inteso una volta. Questo non c’è più. Il generalista ha difficoltà ad effettuare visite domiciliari, fa orari di studio limitati, non ha incentivi per conoscerti e seguirti, ma anche l’internista privato non c’è più: creando ostacoli normativi assurdi alla libera professione del medico, anche chi vuol pagare privatamente non trova più un internista che lo curi con continuità. Numerosi anziani anche abbienti sono oggi costretti ad andare in Pronto Soccorso se hanno un problema che si potrebbe a volte risolvere al telefono.  Il problema sarebbe facilmente risolvibile se:

⒜ i medici potessero esercitare la libera professione senza inutili vincoli, una volta esaurito il loro debito orario da dipendente (come si fece nel 2004)

⒝ si attivassero le Case della Salute o i Walk-in Centres anche privati che assicurassero il coordinamento dei pazienti con Case Manager.

Questo non significa che la medicina territoriale pubblica debba essere sminuita. Anzi, essa va potenziata offrendo ai Medici di Medicina Generale la possibilità di un maggior guadagno a fronte di maggiori prestazioni, su base volontaria e anche in libera professione (ad esempio le visite domiciliari) e di migliore aggiornamento professionale.

Un atteggiamento più liberale verso i medici (che regole insensate hanno trasformato da professionisti in impiegati pubblici) sarebbe un rimedio a molti disservizi e scontenti del Servizio Sanitario Nazionale.