La lotta istituzionale al tabacco in USA

Dal 2009 il fumo di sigaretta è diminuito in USA dello 0,78% per anno. Ciò è dovuto soprattutto al Family Smoking Prevention and Tobacco Control Act del giugno 2009 (che dà alla Food and Drug Administration il potere di regolare i prodotti del tabacco) e all’Affordable Care Act (ACA) che non impone ai fumatori ticket per accedere ai Centri Antifumo e ai relativi farmaci e che ha costituito il National Prevention Council e ha fatto diversi stanziamenti di fondi per sostenere le iniziative.

Nel marzo 2012 è stata lanciata la campagna nazionale “Tips from former smokers” e sono stati effettuati 600.000 controlli sui tabaccai per verificare il rispetto delle norme. E’ stata anche fatta la campagna The Real Cost per spiegare ai giovani i danni dei prodotti del tabacco.

Tutto ciò ha consentito al Surgeon General di prevedere nel “The Health Consequencies of Smoking 2014” un piano per eliminare l’uso del tabacco già nel 2035, a condizione che l’azione di contrasto continui senza sosta con diverse iniziative (Tabella).

actions

Fiore MC. Tobacco Control in the Obama Era. Substantial Progress, Remaining Challenges.
N Engl J Med 375, 1410-12, 2016.

 

Proteggere la salute pubblica

Più i governi riducono le regole del commercio e più diventa difficile proteggere la salute pubblica. E’ necessario trovare un equilibrio che consenta la protezione di quest’ultima, che è oggi perdente.

Alcuni ambiti come il tabacco, però, devono essere contrastati senza compromessi perché il tabacco non è un bene necessario ma un male che è la prima causa di morte prevenibile in tutto il mondo.

Government’s move to cut red tape is impeding public health measures, say charities. BMJ 2015; 351 doi: http://dx.doi.org/10.1136/bmj.h4925

La politica delle Multinazionali del Tabacco

Le 4 Multinazionali più potenti al mondo, che producono sigarette, vendono più di 660 miliardi di sigarette per anno e sono responsabili di 6 milioni di morti prevenibili causate dal tabacco. La vendita di sigarette tende ad aumentare nel mondo grazie alla crescita della popolazione mondiale e ad una continua ed abile azione promozionale dei produttori. Tra queste la più recente posizione dei produttori è quella di mostrare un impegno per la “riduzione del danno” grazie alla sigaretta elettronica e per la produzione di prodotti del tabacco “meno tossici”.

E’ evidente il tentativo dei produttori di accreditarsi presso il mondo scientifico per evitare che le iniziative di contrasto al fumo di tabacco possano inficiare gli enormi profitti che anche nel 2013 si sono registrati. Questa politica di finta collaborazione con il mondo scientifico per ridurre i danni del tabacco e per ridurne l’uso, unita ad una potente capacità di contrasto legale a tutti i provvedimenti che limitano l’uso del tabacco e ad un’abilissima capacità di promuovere l’iniziazione al fumo dei giovani e delle donne, rende difficile aumentare il contrasto al tabacco anche nei Paesi più determinati che, oltre tutto, premuti come sono dalle necessità economiche, spesso si astengono dal prendere incisivi provvedimenti pur di non dover rinunciare ad introitare nelle Casse dello Stato una certa quantità di denaro fresco che, in Inghilterra, è di circa 3 miliardi di Sterline l’anno (BMJ 2015;350:h2052) e, in Italia, di circa 6 miliardi di Euro l’anno. Il profitto di pochi, oggi più che mai, prevale sull’interesse e la salute degli altri: pensiamo sia un dovere dire no a tale tendenza immorale.

Solo quindi un aumento di consapevolezza della popolazione e la pressione della società civile sui propri Governi può riuscire a contenere l’avanzata delle Multinazionali del tabacco e i danni alla salute pubblica che esse provocano.

Il film “The Answer – La risposta sei tu” è stato prodotto dalla Fondazione Il Sangue per contribuire a salvare i giovani dalla sventura del tabacco. Si tratta certo di poca cosa, ma se molti si impegnassero in iniziative analoghe, forse anche l’italia potrebbe vedere una diminuzione anziché un aumento dei giovani che fumano.

 

Attenti al tabacco combusto

La combustione del tabacco comporta rischi di salute 10 volte maggiori dell’uso di tabacco non combusto, inclusa la sigaretta elettronica.

Le sigarette (o sigari o sigaretti) uccidono metà dei consumatori di lungo periodo e sono responsabili del 20% di tutte le morti.

La tassazione differenziata per i prodotti di tabacco è quindi utile per ridurre i rischi, giacchè indirizza i consumatori verso prodotti meno rischiosi, cioè senza combustione ((Chaloupka FJ et al. Differential taxes for differential risks. Toward reduced harm from nicotine yielding products. New Engl J Med 373, 594-97, 2015).