La prevenzione dentale deve far parte del Servizio Sanitario Nazionale e così pure l’applicazione di protesi per assicurare la possibilità di masticare.
Lancet 394, 188, 2019
La prevenzione dentale deve far parte del Servizio Sanitario Nazionale e così pure l’applicazione di protesi per assicurare la possibilità di masticare.
Lancet 394, 188, 2019
Sette cattivi comportamenti sono responsabili del 50% delle morti premature e del 70% delle malattie nei maschi. Essi sono:
1. dieta non salutare
2. uso di tabacco
3. uso di alcolici
4. uso di altre droghe
5. rischi occupazionali
6. sesso non sicuro
7. scarso ricorso ai Servizi Sanitari
Ragonese C, Barker G. Understanding masculinities to improve men’s health.
Lancet 394, 198-99, 2019.
Una dieta salutare prevede un totale di circa g 800 al dì di frutta e verdure fresche di diverso tipo, così da assicurare la diversità microbica intestinale che è necessaria per la nostra salute. Il cibo processato invece aumenta l’infiammazione intestinale e impoverisce i germi intestinali delle loro fibre (polisaccaridi) e dei loro polifenoli, riducendo di conseguenza la diversità dei microbi intestinali, che diminuisce l’infiammazione, aumenta la sensibilità all’insulina e il senso i sazietà.
McCarthy NJ. Zhaoping Li. Healths diets and sustainable food systems.
Lancet 394, 214, 2019.
Mezzo secolo di attività di ricerca e sviluppo su trasfusione e trapianto
presso il Centro Trasfusionale e di Immunologia dei Trapianti del Policlinico di Milano con il supporto dell’Associazione Amici del Policlinico Donatori di Sangue
Girolamo Sirchia e Paolo Rebulla
Premessa
Il nostro interesse per l’attività di donazione, trasfusione e trapianto nasce nei primi anni ’60 [quindi ben prima dell’istituzione del Centro Trasfusionale (1973)], quando espletando noi attività clinica di medici ematologi presso l’Istituto di Semeiotica Medica dell’Università di Milano nella Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano (d’ora innanzi Policlinico) ci rendemmo conto che l’utilizzo di alcune terapie innovative, quali le chemioterapie nei pazienti leucemici, potevano essere effettuate solo a condizione di disporre di emocomponenti preparati estemporaneamente, come i concentrati piastrinici. Per questo ci impegnammo affinchè fosse istituito e affidato a uno di noi (GS) presso l’Istituto di Semeiotica Medica dell’Università del Policlinico un Centro Ospedaliero di Immunoematologia, che rappresentava un embrione di quello che sarebbe diventato il Centro Trasfusionale.
Quello che è stato fatto in circa 50 anni dopo l’istituzione del Centro Trasfusionale e di Immunologia dei Trapianti è davvero molto, anche perché il Centro è diventato di fatto fin dagli anni ’70 un Dipartimento di Donazione, Trasfusione e Trapianto basato sulle seguenti attività portanti: la donazione di sangue, con la partecipazione di una grande Associazione autonoma di donatori dedicati al Policlinico, la trasfusione di emocomponenti, la donazione e trapianto di organi e tessuti, la medicina rigenerativa e l’ematologia.
Ogni settore inoltre si è impegnato nella ricerca scientifica di tipo clinico e traslazionale come è compito istituzionale di ogni Dipartimento collocato in un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).
In questo scritto ci limitiamo a ricordare alcuni passi salienti di questo lungo e ponderoso percorso senza pretese di completezza della nostra storia, usando come filo conduttore una selezione delle più significative pubblicazioni scientifiche del nostro Gruppo, che sono una traccia tangibile del nostro lavoro.
Donazione e trasfusione del sangue
Il trapianto di organi e tessuti
La medicina rigenerativa
L’ematologia
Allegato 1: Elenco completo pubblicazioni 1959-2019
Allegato 2: Messaggio ai Milanesi
L’evidenza che ci circonda mi sembra dimostri ampiamente che una società basata quasi esclusivamente sulla convenienza dei rapporti tra persone e tra Istituzioni si disgrega e esita in ingiustizie, madre delle peggiori reazioni dell’uomo. Un sistema siffatto, infatti, aumenta il differenziale socio-economico tra le persone e si oppone alla redistribuzione dei profitti, che si concentrano sempre più in poche mani privandone la maggioranza dei cittadini. Noi riteniamo che una società basata sui soli valori venali e regolata solo da interessi, priva di solidarietà e del dono è destinata a collassare e a scatenare violenza. Un solo esempio da citare è l’ingresso dei fondi finanziari in sanità. Il fondo ha come unico scopo dichiarato quello di fare profitti: non ha importanza se gestendo ospedali o supermercati, non ha importanza se il profitto danneggia clienti o dipendenti. Il fondo è impersonale, non è interessato alle conseguenze sociali del suo operato. Se un ramo di azienda non frutta lo si chiude anche se molte persone perdono il lavoro e le loro vite vengono distrutte. Continua a leggere