Foreste urbane e benessere dei cittadini
Roma, 29 maggio 2024
Ringrazio molto l’Arma dei Carabinieri e in particolare i Carabinieri per la Biodiversità e il loro Comandante Generale Raffaele Pio Manicone per l’invito a partecipare a questa importante Conferenza internazionale “The Forest City”, intesa come nuovo approccio per contrastare gli inconvenienti del vivere in città per la salute fisica e psichica di coloro che vi vivono. Ringrazio anche il Professor Dario Manfellotto che coordina questo Simposio “Foreste urbane e benessere dei cittadini”.
Inizio ricordando quattro importanti fatti che dovrebbero essere attentamente considerati:
- l’inquinamento dell’aria che respiriamo sia all’esterno che al chiuso comporta oltre 7 milioni di morti in eccesso ogni anno nel mondo, ma anche 30 volte tanto di malattie croniche invalidanti che includono malattie dell’apparato cardiovascolare, bronchite cronica ostruttiva e tumori in particolare del polmone;
- i limiti oggi tollerati per i 6 principali inquinanti dell’aria e, in particolare, quelli delle polveri sottili e ultra sottili, sono molto elevati e il 22 settembre 2021 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito di abbassare drasticamente tale limite a partire dal 2030;
- l’Italia è stata sottoposta nel periodo 2014-2024 a ben 18 procedure di infrazione da parte della Commissione Europea e della Corte di Giustizia Europea per violazione sistematica e continuativa della Direttiva 2008/50 sull’inquinamento dell’aria;
- oltre all’inquinamento, le grandi città tendono a marginalizzare le fasce più deboli della popolazione, in particolare bambini e anziani, fino ad escluderli dalla vita sociale e sanitaria e a comprometterne gravemente il loro benessere psichico, fisico e sociale. La vita in città nuoce ai residenti più svantaggiati. Molte persone anziane in particolare hanno grande difficoltà a comprendere e adattarsi alle complessità della vita odierna e delle procedure che sono imposte dal tumultuoso progresso tecnologico di questi ultimi decenni. La nostra società non ha ancora risolto questo grave problema di discriminazione nei confronti di una larga percentuale della popolazione.
Certo il problema non è di facile soluzione perché bisogna incidere su molti aspetti della vita produttiva del Paese e molti modi di vivere.
Un modo abbastanza praticabile per contrastare questi inconvenienti è costituito appunto dalle Foreste in città o Parchi della salute, i cui vantaggi sono stati ampiamente dimostrati e che sono stati realizzati in qualche contesto urbano con risultati modo soddisfacenti. Foresta o Parco cittadino hanno una connotazione specifica e non equivalgono alla più generica definizione di verde in città. Ferrini molto opportunamente sottolinea come non tutto il verde realizzato nelle città sia in grado di assicurare la biodiversità e di contrastare i danni alla salute umana, animale e ambientale, causati dall’eccessivo consumo di suolo con copertura di cemento e bitume impermeabili. Il verde utilizzato per ragioni estetiche e di arredo urbano (siepi sempreverdi, erba, fiori esotici) è infatti gradevole all’occhio umano e comunque utile, ma non sempre molto efficace per assicurare i benefici legati alla biodiversità
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Bloomberg Philantropies nel 2018 ha fatto un appello ai Sindaci perché pongano il verde in città al vertice delle loro agende.
In Italia non tutte le Amministrazioni cittadine hanno posto sufficiente attenzione al valore dei Parchi all’interno delle città per mitigare i danni alla salute psico-fisica dei loro concittadini.
Ancora oggi si possono osservare inerzia e interventi malfatti, come a) piantumazioni di alberi non adatti, b) manutenzione inadeguata (potature mutilanti o malfatte, abbattimento di alberi sani invece che interventi conservativi), c) consumo di suolo eccessivo con copertura di cemento e bitume impermeabili.
I Parchi dentro la città sono e sono stati oggetto di interesse da parte di alcuni di noi (oltre al sottoscritto, i Proff./Dott. Dario Manfellotto, Piermannuccio Mannucci, Anna Maria Parravicini, Marco Trabucchi, Walter Bergamaschi ed esperti dell’Istituto Superiore di Sanità) che hanno approfondito i temi della salute insieme ad esperti del verde, affiancando l’iniziativa di Assoverde e Confagricoltura. Ne sono scaturiti anche dei Criteri o Linee Guida per la realizzazione tecnica di Parchi con caratteristiche adatte a durare nel tempo e a ridurre i costi di manutenzione, che si aggiungono ad altri esistenti. Queste Linee Guida sono all’esame degli Enti certificatori e potranno essere utili agli Amministratori cittadini che vorranno impegnarsi in questa importante e salvifica iniziativa.
Siamo consapevoli che molti sono gli aspetti e i temi ambientali che attendono risposte. Molti di noi, medici e biologi, ritengono che come primo passo sia necessario e urgente che lo Stato in tutte le sue articolazioni accolga le evidenze scientifiche esistenti ed emani un Piano Nazionale articolato con adeguati provvedimenti strutturali per potenziare i Parchi in città, in quanto strumento di salute psico-fisica degli abitanti, ponendo anche fine alle inadempienze dello scorso decennio che tanto nuocciono anche all’immagine del nostro Paese.
Professor Girolamo Sirchia
Documenti di riferimento
- L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2018 stimava che circa 7 milioni di persone muoiono ogni anno nel mondo per l’esposizione all’aria inquinata da polveri sottili e ultrasottili respirate sia indoor (3,8 milioni) che outdoor (4,2 milioni).
- In appoggio al documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2018 Mike Bloomberg (Bloomberg Philantropies, Annual Report 2019) ha mobilitato i Sindaci e le Amministrazioni locali in tutto il mondo per contrastare l’inquinamento delle città. Anche Milano ed il Sindaco Sala hanno aderito all’iniziativa. Oltre alla miglior qualità dell’aria Bloomberg Philantropies è impegnata in altre misure per prevenire i 13 milioni di morti annue evitabili nel mondo, inclusi la lotta al fumo e la realizzazione di aree urbane per fare attività fisica.
- Nel 2023 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato una Guida per città e comunità a misura di anziani, proprio per evitare che la vita cittadina crei a questa importante fascia di popolazione grave disagio psico-fisico.
4. Sono 70 le procedure di infrazione, di cui 18 in tema di ambiente, nei confronti dello Stato italiano, avviate dalla Commissione Europea e dalla Corte di Giustizia nel decennio 2014-2024 (Borin B. Diritto UE: primato Italia per infrazioni in tema ambientale, Quotidiano Sanità.it, 15 aprile 2024; ARPAT. L’ambiente al primo posto nelle procedure di infrazione europea a carico dell’Italia https://www.arpat.toscana.it/notizie/2024/infrazioni-comunitarie-qualita-aria/l-ambiente-al-primo-posto-nelle-procedure-di-infrazione-europea-a-carico-dell-italia.
Milano, 10 giugno 2024
