Girolamo Sirchia
Mi sembra stia venendo avanti un nuovo modello di sanità. Alcuni grandi Ospedali di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna (e forse altri sia pubblici che privati) hanno équipes mediche di alto livello e motivazione che offrono al paziente (soprattutto con patologie importanti) un buon servizio. Sono medici molto bravi e motivati. Il paziente si presenta con il Servizio Sanitario Nazionale in ambulatorio e paga un co-payment del 20-25% di una tariffa calmierata. In regime di ricovero non si paga niente e niente si paga per il Medico di Medicina Generale. Si potrebbe far pagare un co-payment anche per questi servizi, salvo esenzione per reddito o patologia. Le Assicurazioni potrebbero intervenire per rimborsare i co-payment con premi molto ragionevoli. Ai Medici di Medicina Generale potrà essere offerta l’opportunità di prestare servizio regolarmente per alcune ore al giorno anche in Casa di Comunità o in Ospedale. A coloro che diverranno medici strutturali verrà offerto un compenso integrativo e/o una posizione accademica o dirigenziale.
Questo modello potrebbe essere migliorato con alcuni interventi:
- Potenziamento delle équipes di valore nei grandi Ospedali e loro retribuzione adeguata ai tempi.
- Replicazione progressiva del punto 1) in altri grandi Ospedali (progressione lenta nel tempo).
- Esenzioni del co-payment basata su dati veri (tenore di vita!).
- Coinvolgimento delle Assicurazioni Sanitarie e dei Medici di Medicina Generale.
- Sperimentazioni limitate del modello con controllo sulla qualità dei servizi e sulle spese prima della sua replicazione.
- Programma di motivazione del personale coinvolto.
Questo modello ha il vantaggio di costare poco, di essere probabilmente efficace per iniziare a risolvere la crisi del Servizio Sanitario Nazionale (che rimane tale, sia con Ospedali pubblici che privati). Il modello si può allargare progressivamente migliorando il Servizio Sanitario Nazionale e rendendolo compatibile con la spesa pubblica.
La sperimentazione potrebbe essere coordinata da Ministero e Regioni in un programma pluriennale.
Milano, 19 marzo 2024
