Tabagismo: nuovi prodotti, nuove sfide
Firenze, 12-13 ottobre 2023
No Tobacco Day 2023
Riprende il contrasto ai prodotti da fumo (?)
Girolamo Sirchia
Saluto con piacere tutti i partecipanti a questo importante Congresso e ringrazio la Presidente, Prof.ssa Maria Sofia Cataruzza e gli altri organizzatori per l’invito ad aprire il Convegno e condividere con voi una breve riflessione.
Mi riesce difficile capire come a fronte di crescenti evidenze sulla nocività del tabacco e della nicotina, sia per la salute pubblica sia per quella dell’ambiente, continui a crescere il numero di coloro che usano queste droghe e a prosperare coloro che da questo traggono profitto.
Sul versante della salute ancora recentemente il fumo di tabacco è stato individuato come fattore di rischio maggiore comune alla patologia cardiovascolare, a quella neurologica e a quella metabolica insieme all’ipertensione arteriosa e alle dislipidemie.
Sul versante ambientale la coltivazione del tabacco si rivela una delle più importanti cause del cambiamento climatico che sta minacciando l’esistenza stessa del pianeta: deforestazione, largo uso di composti chimici, grande consumo di acqua, inquinamento del suolo e delle falde acquifere sono un crescente pericolo.
Sul versante sociale, infine, l’uso di manodopera minorile per la coltivazione con intossicazione da nicotina dei lavoratori, lo sfruttamento dei coltivatori da parte di pochi monopolisti delle foglie di tabacco che fungono da intermediari, le diseguaglianze sociali che ne derivano sono un altro preoccupante aspetto.
A fronte di queste evidenze le iniziative dei governi sono molto deboli: l’inerzia di coloro che dovrebbero proteggere la salute dei loro concittadini nei territori dove essi vivono è diventata scandalosa. A poco sono valse finora le voci e le iniziative dei ricercatori e dei medici per cambiare le cose. Voi siete fra questi e ammiro il vostro impegno continuo. Confido che prima o poi l’opinione pubblica comprenda appieno il terribile danno che pochi soggetti senza scrupoli infliggono all’umanità e la pesante responsabilità dei governi che per opportunismo scelgono l’inerzia. Tutti noi sappiamo che sradicare il fumo di tabacco e la relativa dipendenza è possibile e che continuando con tenacia a divulgare le numerose evidenze scientifiche da un lato e la colpevole inerzia di chi dovrebbe agire si possa smuovere l’opinione pubblica che sola può cambiare le cose.
Impegno dei cittadini
Far crescere il biasimo sociale per chi usa prodotti da fumo
perché crea danni (a sé, alla società, all’ambiente)
e diseguaglianze (pagano tutti e non solo chi fuma)
Milano, 28 settembre 2023
