Riprende il contrasto ai prodotti da fumo (?)
Girolamo Sirchia
In questa tarda primavera 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo aver dichiarato ufficialmente terminata l’epidemia di Covid-19, ha ripreso la sua azione di contrasto al tabacco e agli altri prodotti contenenti nicotina. Vent’anni or sono (maggio 2003) l’Organizzazione Mondiale della Sanità fu promotrice della Convenzione Quadro per il Controllo sul Tabacco che vede l’adesione vincolante di 182 Nazioni ad impedire che l’industria del tabacco continui a danneggiare la salute pubblica e ad ostacolare le politiche che la proteggono. Essa attua da anni iniziative di disinformazione dell’opinione pubblica circa la pericolosità dei suoi prodotti, occultando e mistificando con mezzi di ogni genere i risultati della ricerca scientifica indipendente, ma anche iniziative lobbistiche pervasive che riescono anche a bloccare provvedimenti governativi che possono nuocere ai suoi interessi. Anche in Italia serve un Piano Pluriennale di Governo che preveda un ventaglio di iniziative di contrasto.
Piano pluriennale di Governo
- Riduzione progressiva del contenuto di nicotina di tutti i prodotti del tabacco e dei prodotti per lo svapo. L’Istituto Superiore di Sanità regola e controlla tutti i prodotti in commercio contenenti nicotina per verificare che il tasso non superi quello fissato per legge e rilascia il nulla osta del Ministero per l’entrata in commercio (o il ritiro).
2. Divieto di uso di tabacco e svapo nei locali chiusi (in tutto o in parte), nei luoghi assembrati, parchi e spiagge pubbliche e private, pertinenze di scuola e sanità.
3. Prevenzione dell’iniziazione dell’uso del tabacco e di altri prodotti contenenti nicotina nei giovani. Divieto di uso e vendita di prodotti contenenti nicotina a persone con < 18 anni.
4. Contrasto alle cosiddette tecniche di riduzione del danno per tutti i prodotti contenenti nicotina.
5. Conversione delle colture di tabacco (con incentivi per gli agricoltori). La coltivazione e la produzione di tabacco per uso voluttuario sono uno dei processi più inquinanti per il pianeta e rovinosi per la salute. Gli intermediari (che acquistano foglie dai produttori e le rendono alle aziende che producono le sigarette) sfruttano i coltivatori e affamano i contadini. Dovrebbe intervenire lo Stato comprando le foglie dai coltivatori a prezzi equi (monopolio foglie!). Il Department of Public Health della California è seriamente impegnato a contrastare i danni provocati dall’industria del tabacco (UNDO – end tobacco damage now).
6. Divieto di pubblicità manifesta e/o occulta di prodotti contenenti nicotina.
7. Contrasto severo alla dispersione dei mozziconi nell’ambiente.
8. Biasimo sociale per coloro che consumano prodotti contenenti nicotina (assuefazione e diseguaglianze nel pagamento). Tassa per danni provocati dal fumo a persone e cose. Iniziative di comunicazione di massa 45e potenziamento dei Centri Antifumo e iniziative della comunità.
9. Sanzioni e responsabilità di applicazione dei controlli.
10. Finanziamento del presente Piano di Governo (non di singoli Ministeri) proporzionato agli obiettivi e al tempo fissato per raggiungerli.
Impegno della comunità
Ognuno di noi ha la possibilità e il dovere morale di far capire a coloro che ci circondano che:
* Fumare è una scelta individuale carica di responsabilità:
– verso se stessi
– verso la società
– verso l’ambiente.
Infatti provoca:
a) danni alla salute propria e degli altri (fumo passivo)
b) danno alla sanità (spese sanitarie a carico dello Stato)
coltivazioni
c) danno all’ambiente
mozziconi – coltivazioni – microplastiche
d) danno alle imprese (pausa fumo, assenza dal lavoro, assicurazioni incendi) e ai Comuni (mozziconi).
* Arroganza e mancanza di rispetto dei diritti di tutti i cittadini:
– costi (sanitari e sociali) pagati da tutti e non solo dai fumatori
– danni al pianeta (non risarcibili)
– diseguaglianze e ingiustizie [violazione del principio di eguaglianza di diritti e doveri per tutti i cittadini (Carta di Nizza[1])]
ì Chi provoca danno agli altri per propria scelta è riprovevole. Va biasimato dalla società e la società deve capire le ragioni di questo giudizio negativo.
Impegno dei cittadini
Far crescere il biasimo sociale per chi usa prodotti da fumo
perché crea danni (a sé, alla società, all’ambiente)
e diseguaglianze (pagano tutti e non solo chi fuma)
Riferimenti bibliografici
Lee K. Et al. The 20th anniversary of the WHO Framework Convention on Tobacco Control: hard won progress amid evolving challenges.
Lancet 2023 May 29;S0140-6736(23)01080-2. doi: 10.1016/S0140-6736(23)01080-2.
Wade S. et al. Fifty-year forecasts of daily smokling prevalence: can Australia reach 5% by 2030?
Tob Control. 2023 May 22:tc-2022-057624. doi: 10.1136/tc-2022-057624.
UNDO. Hold the industry accountable..
http://www.undo.org/environmental-impact/tobacco-farming-impact/utm
Milano, 22 settembre 2023
[1] Art. 20 della Carta di Nizza (Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea) proclamata
il 7.2.2000 – Tutte le persone sono uguali di fronte alla legge (uguaglianza di diritti e doveri)
(simile all’Art. 3 della Costituzione Italiana)
