Fatti rilevanti nell’attività del Ministero della Salute
Giugno 2001 – dicembre 2004
Questo Diario vuole ripercorrere tre anni di attività del Ministero della Salute, dal giugno 2001 al dicembre 2004, attraverso la sintesi degli eventi maggiormente significativi per la salute dei cittadini.
I singoli fatti possono essere considerati un valido esempio del mutato ruolo assunto dal Ministero della Salute, alla luce del processo in atto di trasferimento delle competenze organizzative e gestionali in materia di sanità alle Regioni.
Il Ministero, infatti, si connota sempre più come garante del diritto alla salute dei cittadini nonché estensore e controllore dell’applicazione dei cosiddetti livelli essenziali e appropriati di assistenza ossia delle prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale si impegna ad erogare a tutti i cittadini ovunque essi vivano tramite le Regioni.
A questo scopo il Ministero è stato ridisegnato e ha iniziato un nuovo percorso. Il Piano Sanitario Nazionale 2003/2005 traccia le grandi linee strategiche per il cambiamento e per l’adeguamento del Servizio Sanitario Nazionale alle nuove conoscenze scientifiche e alle mutate realtà demografiche ed epidemiologiche, prime tra tutte l’invecchiamento della popolazione e l’incremento delle malattie croniche.
Al tempo stesso viene portata avanti la correzione delle più importanti iniquità di sistema. L’accordo dell’ 8 agosto 2001 tra lo Stato e le Regioni ha stabilito che queste ultime sono tenute ad erogare una precisa tipologia di servizi, a fronte di un trasferimento economico, che è più consistente del passato. Non è stato però definito lo standard di quantità e quindi il numero di prestazioni che devono essere erogate per un certo numero di abitanti, né la qualità di queste prestazioni e le modalità per misurarla. Ciò contribuisce a far sì che in alcune Regioni le prestazioni siano migliori dal punto di vista quantitativo e qualitativo rispetto ad altre, mentre in alcune aree geografiche del nostro Paese le liste di attesa siano ancora troppo lunghe.
Il Piano Sanitario Nazionale individua undici progetti strategici per garantire ai cittadini i diritti fondamentali alla salute e all’equità:
- Attuare, monitorare e aggiornare l’accordo sui Livelli Essenziali ed appropriati di Assistenza e ridurre le liste di attesa;
- promuovere una rete integrata di servizi sanitari e sociali per l’assistenza ai malati cronici, agli anziani e ai disabili;
- garantire e monitorare la qualità dell’assistenza sanitaria e delle tecnologie biomediche;
- potenziare i fattori di sviluppo (o “capitali”) della sanità;
- realizzare una formazione permanente di alto livello in medicina e sanità;
- promuovere l’eccellenza e riqualificare le strutture ospedaliere;
- promuovere il territorio quale primaria sede di assistenza e di governo dei percorsi Sanitari e Socio-Sanitari;
- potenziare i Servizi di Urgenza ed Emergenza;
- promuovere la ricerca biomedica e biotecnologica e quella sui servizi sanitari;
- promuovere gli stili di vita salutari, la prevenzione e la comunicazione pubblica sulla salute;
- promuovere un corretto impiego dei farmaci e la farmacovigilanza.
Il percorso, come si può leggere nel Diario, è avviato. In linea con il nuovo assetto istituzionale, i progetti vanno realizzati con le Regioni in modo sinergico e interattivo.
prof. Girolamo Sirchia – Ministro della Salute
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