La Chiesa Cattolica ha dato all’Italia e al mondo una grande lezione di visione strategica e di capacità imprenditoriale. In un momento in cui la popolarità della religione cattolica è scesa nel modo occidentale ai minimi, in cui le vocazioni sono in crisi, in cui la Curia romana è investita da scandali e la gerarchia si divide in fazioni, un Papa si dimette perché si giudica incapace di guidare la Chiesa in acque tanto tempestose e il Conclave mette da parte le faide interne ed elegge un nuovo Papa che si ispira a San Francesco e disegna un futuro all’insegna del Vangelo, della povertà, della rinuncia al potere e al denaro, del rispetto del creato.
Grande leader, Papa Francesco sprigiona pulizia e vigore da ogni poro, esemplifica la leadership centrata sui principi*, l’unica credibile ed accettabile in un mondo come il nostro, corrotto, cinico, avido e governato dai grandi poteri della finanza e delle multinazionali. Tutto ciò accade (coincidenza che fa pensare) mentre l’Italia non riesce ad esprimere una nuova classe dirigente e continua a riproporre vecchie facce della politica, i soliti giochi sporchi, la solita incapacità e i soliti compromessi.
La Chiesa sta offrendo ai suoi seguaci un futuro ed una rinascita: l’Italia sta sprofondando sempre più nel discredito, nell’inerzia e nel pessimismo. Dice una signora del popolo “Diamo il Governo al Papa, ci tirerà fuori dalla crisi”. La signora ha capito che il Papa è un condottiero intelligente e colto mentre i nostri politici sono mezze figure, spesso ridicole oltre che indisponenti e impresentabili. Ma la storia insegna che le cose possono cambiare rapidamente e cambieranno anche per l’Italia oltre che per la Chiesa. A questo dobbiamo mirare e lavorare con tutte le nostre forze: il cambiamento è vicino.
Girolamo Sirchia
* Covey SR. La leadership centrata sui principi. Franco Angeli, Milano, 2009