Importanza dei parchi pubblici in città*

Vi sono prove scientifiche che la presenza di parchi in città, se sicuri e ben manutenuti, influisce positivamente sul benessere psico-fisico degli abitanti, offre spazi per lo sport e il tempo libero e costituisce un “luogo” accogliente per vecchi e bambini. Diceva infatti il Prof. Francesco Maria Antonini, padre della geriatria italiana scomparso nel 2008, che la civiltà di una comunità è proporzionale al numero di luoghi realizzati per il benessere di grandi e piccini. Per questo gli urbanisti dovrebbero dare sempre spazio ai parchi pubblici cittadini ma purtroppo molte città non sembrano mostrare questa sensibilità.

Preciso che non basta creare il verde intorno alla città, non sempre facile da raggiungere per tutti cittadini, ma serve il parco vicino a casa, raggiungibile a piedi in poco tempo.

Alcuni urbanisti e decisori politici pensano che l’eccellenza di una città futura si misuri dal numero, altezza e forma dei fabbricati e cementificano ogni spazio cittadino che si libera nel nome della modernità. Alcuni grattacieli sono certo piacevoli a vedersi ma non sono esenti da inconvenienti. La vita nel grattacielo porta a un maggior isolamento sociale delle persone e le espone a non indifferenti rischi (in caso di incendi, guasti, ecc) ma danneggia anche la comunità giacché la priva di una risorsa vitale: un parco infatti costituisce una riserva importante di ossigeno, consuma CO2, abbatte l’inquinamento atmosferico e acustico, contribuisce all’abbassamento della temperatura, aumenta la permeabilità del suolo.

Non riservare spazi ai parchi pubblici cittadini è una scelta fatta oggi che influisce negativamente anche sulle generazioni future e configura quindi una grande responsabilità. Per questo mi chiedo se non sia eccessivo il potere che un’amministrazione comunale esercita senza aver prima consultato la sua comunità con un referendum. Anche questo è un tema di studio che dovrebbe far parte della transizione ecologica in corso, finanziata dal fondo Next Generation EU.

Mi piacerebbe che su questo tema si avviasse un confronto fra le diverse visioni di città, presente e futura, allargandolo a tutti i cittadini così che sulle generazioni future non calino decisioni affrettate e interessate bensì’ decisioni ragionate e responsabili condivise da tutta la comunità.

* Presentato il 12 ottobre, a Roma nell’ambito del Convegno e Webinar di Confagricoltura e Assoverde per la presentazione del “Libro Bianco del Verde”, nella sua prima edizione 2021.

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