Il Piano pandemico si compone di diversi documenti che entrano in gioco nelle fasi successive di una pandemia con interventi successivi che sono compito del CCM (Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie) e della struttura permanente di esperti che lo compongono, in base al Decreto Legge n. 81 del 2003, e che ha sede presso il Ministero della Salute, con il concorso dei CCM regionali.
- Piano Pandemico Basale: è uno schema articolato in capitoli che considerano i vari aspetti di ogni possibile epidemia (logistica, finanziamento, formazione del personale, esercitazioni pratiche, comunicazione al personale e al pubblico, ecc) senza identificare una epidemia in particolare. Un prototipo molto recente è quello commissionato e pubblicato dalla Johns Hopkins University nel settembre 2019 e disponibile sul web.
- Il Piano Pandemico Operativo, che viene messo a punto quando, in base all’analisi dei rischi effettuata nell’ambito della Rete internazionale dei CDC, ogni nazione valuta se un’epidemia fra quelle che continuamente scoppiano nel mondo, presenti un rischio discreto o forte di arrivare a colpirla. Il Piano Basale diviene allora operativo e finalizzato al contrasto di quella specifica epidemia.
Nel caso del Covid-19, quando si è visto che l’epidemia dilagava in Cina perché causata da un virus fortemente contagioso, l’Italia avrebbe dovuto rendere operativo il Piano Base entrando nel merito di ogni capitolo. - Aggiornamenti del Piano Operativo. Dopo che l’epidemia ha colpito la nostra Nazione che avrebbe dovuto rendere Operativo il Piano Base, si sarebbero dovuti iniziare gli Aggiornamenti del Piano Operativo, e primariamente la correzione delle azioni che non hanno funzionato bene. Nel caso del Covid-19 la pausa estiva dell’epidemia e a maggior ragione quella dell’inverno successivo con l’inizio della campagna vaccinale esigerebbe aggiornamenti del Piano Operativo che si dovrebbero ripetere di tempo in tempo in base all’andamento dell’epidemia e alle innovazioni scientifiche.
Nel nostro caso il Piano epidemico di base, il Piano Operativo e suoi aggiornamenti erano stati realizzato per la Sars-1 del 2003-2004, in accordo al DL 81/2003 convertito in Legge 138/ 2003. Il Piano epidemico di base non era “vecchio”, ma erano vecchi il Piano Operativo (in parte) e gli aggiornamenti. La realtà è che questo impianto di prevenzione delle epidemie e lo stesso CCM non sono stati più considerati dopo il 2012 quando il finanziamento del CCM e lo stesso CCM hanno cessato di esistere.