Si tratta di composti chimici psicoattivi che nulla hanno a che fare con l’acido tetraidrocannabinolo della cannabis. Essi vengono sintetizzati in laboratorio e spruzzati su vari vegetali che poi vengono fumati. Essi agiscono sui recettori dei cannabinoidi CB1 e CB2, sono molto potenti e molto tossici. Purtroppo l’uso di queste cosiddette “spezie”, pur essendo illegale, è molto diffuso in Europa e negli USA; inoltre ne esistono molti tipi e non vengono rinvenuti nelle urine. Anche la loro tossicologia è in gran parte poco nota. Si tratta di un problema di grande rilevanza, sia perché queste sostanze sono pericolose per la salute, sia perché sono nelle mani della criminalità.
(Kalk NJ et al. The challenge of synthetic cannabinoids. BMJ 2016; 355:i5639)