Come può essere che persone normali vogliano farsi del male anziché tutelare la propria salute? Grazie alle strategie delle Multinazionali del tabacco. Eccole:
❶ Fumare è un normale atto della vita. Vi sono film dove si fuma e si beve continuamente da parte di tutti gli attori.
❷ Creare il dualismo di opinioni sulla nocività. Vengono pagate ricerche che dimostrerebbero che i danni del fumo pubblicati dalla scienza medica sono esagerati.
❸ Fumare è una piacevole abitudine, non una dipendenza, perché la nicotina non è una droga pesante.
❹ Fumare è associato a giovinezza, bellezza, spensieratezza, momenti di gioia, libertà, socializzazione (vedi lost on you).
❺ Quelli che predicano contro il fumo sono retrivi. Non dicono che il fumo aiuta a rilassarsi e dare sollievo ai tormenti della vita, a mantenersi magri (Slim Virginia per le donne!).
❻ Grandi personaggi, medici, infermieri, fumano. Non saranno tutti stupidi!
❼ Se sei giovane e/o donna e non fumi, i tuoi amici del gruppo pensano che sei un fesso, un giovane vecchio, un figlio di mamma imbranato. Scatta il meccanismo di guilt and shame.
❽ L’obiettivo di iniziazione al fumo dei giovanissimi deve insistere sui punti precedenti, giacchè si tratta di soggetti più inclini ad imitare, a subire il conformismo, a temere il giudizio degli altri e dei loro pari.
❾ Le Multinazionali affermano di volere il bene pubblico e di ricercare continuamente il fumo sicuro. Ma il fumo è libertà personale e va rispettato, non si deve ostacolare. Se ciò accade, i loro uffici legali sono subito pronti alla guerra in Tribunale.
❿ Le risorse impiegate nella pubblicità da parte dei produttori sono molto elevate e molto superiori a quelle messe in campo dalla sanità e dai media dei vari Paesi. I grandi mezzi economici sono spesso molto convincenti!