Il Taylorismo (ossia il management scientifico e la teoria che l’efficienza del sistema viene prima della persona) impronta oggi la sanità. Ma se la teoria (e le lean practices) è stata un successo per la Toyota, essa è un disastro per la sanità.
Il ticchettio del tempo che scorre e l’occhio implacabile del manager incombono sul medico e sul paziente nella pretesa di un’efficienza e di un modo di operare che sono negativi per entrambi. Si pensa così di risparmiare; non è così. Non si risparmia ma si distrugge e basta.
I pazienti non sono automobili, ma i medici hanno ancora la voce per affermarlo?
Non mi sembra proprio. Marginalizzare i sanitari in sanità è un errore cui dobbiamo rimediare: dobbiamo tornare alla centralità del rapporto medico-paziente, al ruolo di supporto ai sanitari del manager e degli amministrativi e non di direzione, che impone modi di agire aziendali che non si adattano alla sanità e che stanno causando demotivazione e burn-out del personale, scontento della popolazione, spese inutili e dirottamento di numerose risorse: la persona deve tornare ad essere prima del sistema.
(Hartzband P, Groopman J. Medical Taylorism. N Engl J Med 374, 106 – 108, 2016)
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