Dato che il medico è il più grande ordinatore di spesa, un importante contributo ad eliminare gli sprechi in sanità può essere in teoria ottenuto se la retribuzione dei medici viene basata sul valore delle sue prestazioni, ossia sugli outcomes conseguiti per dollaro speso, che essenzialmente è il rapporto qualità/costo. Se il medico si attiene per le sue prescrizioni alle Linee Guida, alle Raccomandazioni e all’evidenza scientifica, la retribuzione basata sul valore è possibile, anche se difficile, in quanto la misura della qualità delle prestazioni è ancora abbastanza elusiva e si deve presumere che il medico sia continuamente aggiornato e abbia sviluppato una mentalità scientifica. In altri termini siamo ancora all’inizio, ma la via alla riduzione dei costi (e degli sprechi) e al miglioramento della qualità in sanità sembra tracciata. Ovviamente molto resta ancora da fare, inclusa la valutazione di come evitare che i costi vengano contenuti a spese della qualità, un pericolo che è sempre in agguato.
(Goldtein L. The argument against reimbursing physicians by value. JAMA Intern Med 174, 845-46, 2014)
Questa visione pessimistica circa i medici è tuttavia discutibile, in quanto la maggior parte dei medici si avvicina al paziente con l’obiettivo di aiutarlo a guarire, spesso ignorando il costo delle sue prescrizioni. Il medico tiene molto alla sua reputazione e nessuno vuole essere tacciato di venalità a spese della salute del malato, e ciò è ancora vero oggi, quando il paziente è curato da un team di professionisti e non da un solo medico. Quando il lavoro del team è ben organizzato e quando i rapporti tra i suoi componenti sono buoni, la potenza curativa del gruppo è assai maggiore di quella di ognuno dei suoi componenti, e questa sinergia aumenta il valore della prestazione migliorandone la qualità e riducendone i costi; questo è il risultato che premia tutto il gruppo e lo motiva, assai più di quanto possa fare un incentivo monetario o una penalizzazione.
(Lee T. Improving value is improving health care, not rationing. JAMA Intern Med 174, 847-48, 2014)
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