Il benessere dei medici (fisico e psichico) è importante anche per i malati. Purtroppo metà circa dei medici soffre di burnout, caratterizzato da diminuzione di entusiasmo per il proprio lavoro, cinismo, senso di frustrazione. Le cause sono molteplici, ma spiccano lo stress lavorativo, la scarsa gratificazione del lavoro, la riduzione dello status sociale. E’ necessario e urgente che coloro che guidano le strutture sanitarie mettano in atto nuove strategie per potenziare le motivazioni e l’empowerment dei medicie l’organizzazione del lavoro, per evitare norme sempre più stringenti e soffocanti , per riconoscere che i medici sono professionisti e non solo fattori produttivi e che devono avere spazi per l’aggiornamento e la ricerca. Nella nostra società il potere dei gestori e degli amministrativi è cresciuto al punto di marginalizzare i medici e diminuire il loro ruolo e ciò, a sua volta, ha generato sfiducia e aggressività nella popolazione e nella magistratura. Le conseguenze di queste politiche sbagliate le pagano purtroppo anche i malati: è noto infatti che solo un medico soddisfatto può rendere soddisfatti i pazienti. Ricordiamoci che i malati desiderano tre cose: un medico accessibile e preparato, che sia loro vicino umanamente e abbia disponibilità e tempo per dialogare.
(Physician well-being. Addressing downstream effects, but looking upstream.JAMA Intern Med. 174, 533-34,2014)
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