Un problema crescente è costituito dalle droghe (cioè sostanze psicoattive) sintetiche: ben 73 sono quelle apparse nel 2012, che seguono le 49 del 2011 e le 41 del 2010. Nel 2013 la Nuova Zelanda ha deciso di creare un “mercato controllato” di queste sostanze per evitare che il loro uso senza regole e senza controlli determini gravi danni soprattutto ai giovani. Le droghe vengono classificate in 3 classi: A (esempio cocaina), B (esempio cannabis), C (esempio codeina), e viene lasciato ai produttori l’onere di dimostrare che i loro prodotti hanno bassa nocività prima di immetterli sul mercato. Dopo una valutazione pagata dai produttori, il prodotto viene autorizzato alla vendita per adulti dall’autorità sanitaria; è vietata la pubblicità e sono limitati i punti vendita in analogia alle disposizioni sul tabacco.
Tutto ciò che non rispetta questa legge è considerato illegale e le sanzioni sono molto pesanti sia per i produttori che per i consumatori.
La legge neozelandese si presta a molte critiche, ma è un tentativo di superare il generale proibizionismo delle droghe che non ha sortito effetti utili: più che proibire sembra logico controllare e regolare. Si tratta di un esperimento i cui risultati sono molto attesi.
(Newberry J et al. New Zeland’s regulation of new psychoactive substances. BMJ 2014;348:g1534)
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