La prevenzione secondaria con antiaggreganti piastrinici è fondamentale in persone che hanno avuto incidenti cardiovascolari (infarto miocardico, ischemia cerebrale), ma nei fumatori la terapia è meno efficace nel ridurre il rischio di recidive. Gli antiaggreganti più recenti (prosugrel o ticagrelor) tuttavia non sembrano risentire dello stato di fumatore, ma sembrano comportare nei fumatori un rischio lievemente maggiore di complicazioni emorragiche. Al fine di utilizzare al meglio questi nuovi farmaci, sono pertanto urgentemente necessari nuovi studi clinici.
(Hirschl M. Smoking status and the effects of antiplatelet drugs. BMJ 2013; 347: f5909)