La Repubblica Romana (509 a.c.-27 a.c.)

Niccolò Machiavelli guardava alla Repubblica Romana (specie a quella del suo periodo medio) come alla forma di governo migliore per l’Italia. Essa fu adottata per quasi 500 anni e si basava su alcuni felici presupposti:
⑴  ogni carica politica (le cosiddette Magistrature: consoli, censori, questori, tribuni della plebe) durava 1 anno ed era affidata a due persone contemporaneamente
⑵  le cariche venivano elette da Assemblee Popolari (democrazia diretta) che votavano pure le leggi su proposta della Magistratura
⑶   vi era un Senato composto da 300 Senatori tutti maggiorenti ma il Senato non aveva potere legislativo; forniva pareri e indicazioni vincolanti ai Magistrati e approvava le decisioni dell’Assemblea Popolare. In caso di estrema urgenza uno dei consoli, in accordo con l’altro console e con il Senato, nominava un dittatore che assumeva tutto il potere senza interferenze altrui (potere assoluto a termine).

Io credo che, essendo l’Italia alla vigilia di una revisione della Costituzione (che speriamo venga fatta bene), si tenga conto della nostra storia e delle soluzioni del passato che hanno dato buoni risultati.

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