Seneca considerava che noi non siamo padroni del nostro corpo, ma lo abbiamo in prestito, lo usiamo per un periodo e poi lo dobbiamo restituire. In effetti nessuno di noi può decidere di vivere da sano o da malato, può influire sul decorso della malattia, sui meccanismi di regolazione fisiologica, né può ritardare la morte. Questo pensiero stoico dovrebbe consentirci di considerare con un certo distacco la malattia e la morte, ma così non è se non ci alleniamo e non ricordiamo quotidianamente questi fatti.
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