L’esercizio fisico sembra stimolare i muscoli scheletrici a produrre diverse miochine, una delle quali detta IRISINA ha la proprietà di trasformare il grasso bianco in un grasso simile a quello bruno (capace di incrementare la dispersione di calorie). Alle miochine prodotte si deve anche la protezione del movimento muscolare da diverse patologie, quali le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2, il cancro, l’osteoporosi e la demenza.
(Pedersen BK. A muscular twist of the fate of fat. NEJM 366, 1544-45, 2012)
Prof. G. Sirchia, se un Medico descrivesse nei dettagli come valutare “clinicamente” con un fonendoscopi, tutti i principali effetti delle miochine, in primis il miglioramento della sensibilità recettoriale all’insulina (1, 2) e l’effetto – finora sconosciuto – sull’attivazione del timo, cosa pensa che potrebbe capitare a questo studioso?
Nella migliore delle ipotesi, avrebbe dei fastidi col suo Ordine dei Medici?
Leggerei volentieri il suo autorevole parere.
1)Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Semeiotica Biofisica: la manovra di Ferrero-Marigo nella diagnosi clinica della iperinsulinemia-insulino resistenza. Acta Med. Medit. 13, 125, 1997.
2) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Semeiotica Biofisica: valutazione clinica del picco precoce della secrezione insulinica di base e dopo stimolazione tiroidea, surrenalica, con glucagone endogeno e dopo attivazione del sistema renina-angiotesina circolante e tessutale – Acta Med. Medit. 13, 99, 1997